MILANO Gli influencer italiani guadagnano meglio nel 2022, ma non su tutte le piattaforme gli affari sono quelli di un tempo: il mercato vale 308 milioni di euro, in crescita del 10% in un anno. DeRev, società di strategia e comunicazione digitale, ha aggiornato il listino dedicato al mercato italiano dell’influencer marketing evidenziando una nuova caduta di Facebook (-13,6%), mentre Instagram (+8,6%) si afferma come piattaforma di riferimento, accanto a YouTube che affronta la sua prima battuta di arresto facendo registrare una stabilizzazione dei guadagni dei creator.
In mezzo, TikTok che mostra un andamento negativo dei compensi degli influencer (-2%) solo perché scendono i piccoli creator mentre salgono i compensi di quelli con un numero maggiore di follower. Su Instagram, ha spiegato il CEO di DeRev, Roberto Esposito, “gli utenti si sono stancati di celebrity lontanissime e prediligono creator che gli parlano in modo autentico di temi sostanziali e coincidenti con i loro reali interessi. TikTok presenta lo schema contrario: crescono molto (+10,5%) i compensi di chi ha tra 300mila e un milione di follower e calano quelli dei più piccoli. La responsabilità è di un algoritmo acerbo, che consente a molti e facilmente di ampliare la community ed emergere, con il risultato che i brand considerano affidabili soltanto i creator con un numero di follower consolidato e alto. E’ come dire che su TikTok si è alzata l’asticella per ottenere il ‘patentino’ da influencer”. Secondo le stime di DeRev il 2023 potrebbe far registrare un ulteriore aumento del 13%, pari a un giro d’affari di 348 milioni di euro. “In questo caso – ha aggiunto Esposito – notiamo un rallentamento del mercato italiano rispetto a quello internazionale, che dovrebbe crescere il doppio. Si tratta di una conseguenza della revisione da parte delle aziende degli investimenti in marketing, che in Italia (e in Europa, in generale) è più accentuata che in USA”. Da un punto di vista di settori, il mercato risulta ancora guidato dal fashion & beauty (passato dal 15% del 2022 al 25% del 2023), ma continuano a ricorrere all’influencer marketing anche i brand che lavorano nel gaming (12,9%) e nel travel & lifestyle (12,5%). Nel 2023 si segnalano il considerevole aumento dello sport (dal 4% al 12%) e la contrazione nel settore health & fitness (dal 13% al 6,8%).