― pubblicità ―

Dall'archivio:

Prevenire i tumori al sangue? Tutta questione di DNA

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MILANO È nel Dna la chiave per prevedere un particolare tumore del sangue, il mieloma multiplo: piccole alterazioni genetiche permettono, infatti, di identificare precocemente le forme più aggressive, evitando quindi ritardi nella diagnosi e nell’inizio della terapia.

È uno dei sei progetti italiani vincitori di un finanziamento da 150mila euro ciascuno nell’ambito dei bandi del Consiglio Europeo della Ricerca. Lo studio è portato avanti da Niccolò Bolli all’Università di Milano, ed il nuovo finanziamento consentirà di trasferire i risultati in un impiego concreto nella diagnosi della malattia, garantendo una migliore assistenza ai pazienti. Il mieloma multiplo è un tumore del sangue che colpisce circa mezzo milione di persone ogni anno nel mondo. Coinvolge prevalentemente pazienti di età avanzata, ma i primi stadi della malattia possono svilupparsi e restare asintomatici o con sintomi molto leggeri per diversi anni. Tuttavia, non tutte le forme asintomatiche si trasformano nel tumore vero e proprio, quindi lo sviluppo di nuovi test permetterebbe di anticipare l’età della diagnosi e migliorare sensibilmente l’andamento del tumore. Lo studio di Bolli, svolto in collaborazione con l’azienda cipriota Stremble Ventures Ltd, ha proprio lo scopo di individuare piccole modifiche genetiche che possano predire l’andamento del mieloma multiplo e soprattutto delle forme più aggressive. “L’impiego di questi fondi europei permetterà di comprendere più a fondo lo sviluppo del mieloma multiplo – afferma Bolli – e di portare la conoscenza generata al di fuori del mondo accademico, per poter essere messa al servizio del sistema sanitario”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi