“Mentono sapendo di mentire. Perché mi rifiuto di pensare che con gente laureata in Giurisprudenza si faccia fina di nulla su alcune questioni macroscopiche”.
Luca Del Gobbo insieme all’Assessore al Welfare Giampiero Chiodini hanno risposto in conferenza anche sulla questione della petizione dei ‘Dem’ per il medico di base in frazione che ad oggi non c’è. I fatti di cronaca, purtroppo, sono noti.
Il dottor Greco che aveva uno studio a Marcallo con Casone e un suo distaccamento in quel di Pontevecchio da qualche tempo ha dei guai con la Giustizia. Traversie che hanno portato alla sospensione dall’Ordine dei Medici.
“Anche qui spieghiamo ai cittadini che la vicenda è stata seguita attentamente fin dall’inizio – ha spiegato il Sindaco – Si badi che i medici di base sono Liberi professionisti. Certo che il sindaco ha potestà sulla Salute pubblica ma solo per ordinanze urgenti. Ma il Sindaco non può certo imporre a dei medici di andare ad aprire il loro studio in quel di Pontevecchio …”.
Del Gobbo anche qui, e non senza una qualche ragione, si è infuriato parecchio: “Mi arrabbio perché non si possono continuare a prender in giro i cittadini. Basta con le menzogne. Quelle 200 firme sono costruite solo su quello. Una brutta speculazione”.
D’altronde, a Del Gobbo toscano d’origine, ma nato e cresciuto a Pontevecchio, toccategli tutto ma lasciate stare la ‘sua’ Pontevecchio e la Fiorentina.
“Per l’Ospedale di Magenta continuo a fare il Sindacalista come quando ero in Regione e ho fatto arrivare qui 23 milioni di euro. Su Pontevecchio – ha sottolineato il Sindaco – Non abbiamo ambulatori, né strutture che ad oggi possano essere in regola per questa funzione.
Tanto più se anche ci fossero i locali non potrei certo inventarmi un canone calmierato. Sono tutte frottole. Ancora una volta, una polemica basata solo sulla menzogna. Vorrei capire piuttosto – ha concluso il Sindaco – che cosa hanno fatto i Sindaci del PD per Pontevecchio… io non mi ricordo grandi opere. Anzi”.
Ulteriori precisazioni sono arrivate dall’Assessore al Welfare Chiodini: “L’ambulatorio che era in uso al dottor Greco è di una persona privata. Quindi può chiedere il canone che meglio ritiene. La vicenda è stata seguita in modo stretto e puntuale anche dalla dottoressa Sibilano della ASST Ovest Milano che ringraziamo. C’è una grossa difficoltà a trovare una soluzione. Ma è tutta questa materia a vivere una situazione assai complessa”.
Non a caso, per inciso i medici di base di Magenta, sono ‘sold out’. Ed è già da tempo che con i pensionamenti (alcuni forzosi, pensiamo alla magnifica coppia anche nella vita il dottor Pier Giorgio Bisoffi e la moglie Laura Garavaglia*) lo scenario è tutt’altro che confortante.
“I pazienti in capo al dottor Greco sono stati passati alla guardia medica che ha uno spazio nei locali dell’ospedale – ha ripercorso la vicenda l’assessore Chiodini – Non ci dimentichiamo di sicuro di questi grossi disagi. Speriamo che con la futura apertura delle Case di Comunità ci sarà un passaggio ulteriore in questa direzione con ambulatori per i medici di base. Certo sappiamo che ci sarà sempre la criticità perché si dovrà venire in città. Ma questo è quanto…”.
Scenario che si capisce bene come travalichi i confini comunali. Tanto che Del Gobbo è tornato a quando era Assessore al fianco del compianto Presidente: “Noi abbiamo chiesto sempre il federalismo differenziato per l’Università. Va superato il numero chiuso a Medicina. Mancano medici di famiglia, pediatri e medici ospedalieri. Oggi ci sono concorsi che vanno diserti.
La ricetta del federalismo differenziato era più che mai giusta. Sulla Sanità non si deve tagliare ma investire così come in Innovazione. Sono temi sui quali ci deve essere un’ampia convergenza tra tutte le forze politiche”.
F.V.