Utilizzare il sistema delle filiere per alleggerire i costi che gravano sul comparto suinicolo a seguito della diffusione della peste suina africana (PSA).
Lo ha chiesto il vicepresidente della IV Commissione ‘Attività produttive’ del Pirellone, il consigliere regionale leghista Silvia Scurati, durante l’audizione congiunta IV-VIII Commissione con ASSICA e i sindacati dell’industria agroalimentare, in merito all’emergenza PSA e alle sue ripercussioni su tutta la filiera suinicola.
“Di fronte alla richiesta di ristori o di indennizzi per gli operatori del settore, e in particolare per le aziende lombarde che hanno dovuto abbattere gli animali da allevamento per contenere i focolai della PSA, Regione Lombardia ha già provveduto ad iniziare ad erogare i risarcimenti, coprendo il danno subito dai produttori. Il problema riguarda anche le aziende di trasformazione, per le quali è stata stimata una perdita di 20 milioni di euro al mese fra abbattimenti per contenere i focolai e mancate esportazioni. Al riguardo”, spiega Scurati, “oggi in audizione con le parti interessate ho proposto di utilizzare il sistema delle filiere”.
“Si tratta di un lavoro che anche come Lega stiamo portando avanti in Assessorato attività produttive e in IV Commissione e che prevede di investire direttamente sulla filiera suinicola per alleggerire i costi dell’indotto, come ad esempio le spese per il trasporto o per la lavorazione delle carni, in modo da dare maggiore ossigeno al comparto”.
“Ritengo”, conclude il consigliere del Carroccio, “che la filiera suinicola della nostra Regione, che rappresenta una delle tante eccellenze del territorio e che dà lavoro a molti operatori lombardi, meriti un’attenzione particolare. Ed alleggerire i costi di lavorazione è uno dei sistemi più efficaci per sostenere questa nostra importante ricchezza”.