Avanti con l’iter sulla nuova governance del Parco agricolo Sud Milano, la Regione ha infatti già raddoppiato le risorse proprio perché crede nella vocazione agricola di questo gioiello del nostro territorio. Oggi in audizione abbiamo dovuto sentire ancora affermazioni del tutto sbagliate: per il Parco non esiste nessun rischio di modifica dei confini, anzi vogliamo fare in modo che gli agricoltori, che detengono la maggior parte dei terreni, siano maggiormente coinvolti e possano continuare a lavorare e custodire l’ambiente serenamente. Giusto aver sottolineato come negli ultimi anni il Parco abbia subito un pericoloso decadimento a causa della gestione ideologica e fallimentare di Città Metropolitana.
Ecco perché Regione Lombardia sta lavorando per elevare la conduzione del Parco a livello regionale, questo per tutelare il Parco affinché resti agricolo correggendo alcune scelte sbagliate fatte in passato. Così si consentirà una migliore guida allineando le competenze dell’Ente con quelle regionali, e garantendo una maggiore difesa delle aree coltivate scongiurando che Città Metropolitana persegui politiche che limitano l’attività agricola”.
Così Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega, presente in Commissione ‘Territorio’ durante l’audizione in merito allo Statuto, gestione e governance del Parco agricolo Sud Milano con il Presidente dell’Associazione Parco Sud Milano, la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) e l’Assessore regionale a ‘Territorio e Sistemi verdi’.