Papa Francesco e quelle radici lombarde che affondano a Gaggiano

Esattamente nella frazione di Barate

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Il percorso di vita di Papa Francesco, il Pontefice “venuto dalla fine del mondo” come lui stesso si definiva, affonda le sue radici anche nel cuore rurale della Lombardia, a Gaggiano, lungo le sponde del Naviglio Grande. A raccontare e documentare questo legame è stato, alcuni anni fa, il libro “Barate al centro. Dalle origini a Papa Francesco”, realizzato dall’associazione culturale Il Rachinaldo e scritto da Ambrogio Zacchetti con Paolo Migliavacca e Maurizia Bruno.

È tra le pagine di questo volume che emerge la figura di Pietro Giovanni Gogna, bisnonno materno del Papa, nato nella frazione di Barate il 29 aprile 1849, presso la Cascina Meraviglia, una tipica struttura agricola settecentesca dove ancora oggi si coltiva il riso. I suoi genitori, Giacomo Gogna e Maria Caterina Bava, provenivano da Dova Inferiore, in provincia di Alessandria, parte di un flusso migratorio di famiglie piemontesi che tra il XVII e il XIX secolo si trasferirono nel Milanese in cerca di lavoro nei campi e nei boschi.

La nascita di Pietro Giovanni venne assistita dalla levatrice Paolina Tessera e, il giorno successivo, il piccolo fu battezzato da don Gaetano Zuffi nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo. I registri parrocchiali testimoniano che i padrini, probabilmente parenti, erano un “pilatore di riso” e una “contadina”, entrambi analfabeti, riflesso di una società profondamente legata alla terra.

Il sindaco di Gaggiano: “Le radici di Francesco sono un legame prezioso con la nostra comunità”

“Papa Francesco è stato un faro di speranza e umanità in un mondo segnato da profonde divisioni”, ha ricordato in questi giorni il sindaco di Gaggiano, Enrico Baj, in memoria del Pontefice recentemente scomparso. “La sua visione inclusiva e il suo impegno a favore degli emarginati hanno lasciato un’impronta indelebile nella Chiesa e nel mondo. È per noi motivo di orgoglio sapere che le sue origini italiane si intrecciano con la storia di Gaggiano. Gli antenati di Papa Francesco rappresentano un legame autentico con la nostra terra e la nostra cultura”.

A Barate, le radici del Papa sono ancora vive e presenti. Il volume de Il Rachinaldo non solo documenta la discendenza, ma racconta la storia collettiva delle famiglie “piemontesi del riso”, contadini e boscaioli che per secoli hanno popolato le cascine tra Milano e il Ticino.

Un legame rinnovato nel tempo

Il rapporto tra Gaggiano e Papa Francesco si è rinnovato anche in tempi recenti attraverso piccoli ma significativi gesti. Come nel 2022, quando il maestro Roberto Bacchini presentò a Roma, insieme al coro Ensemble Vox Cordis, il brano Abbiate coraggio, omaggiando il Papa con un acquerello realizzato dalla professoressa Donatella Tamborini.

“La sua scomparsa è una perdita immensa”, ha aggiunto il sindaco Baj. “Ma il suo messaggio di amore, misericordia e giustizia continuerà a vivere nei cuori di chi vorrà portare avanti il suo sogno di un mondo migliore”.

Il Naviglio, le risaie e la spiritualità

Non è forse un caso che una parte del cammino di Jorge Mario Bergoglio parta proprio dalle risaie di Gaggiano. “Quando mi raccontarono della scoperta, sorrisi”, ha ricordato Giuseppe Lanzani, attuale gestore della Cascina Meraviglia, intervistato tempo fa dal Corriere della Sera. “Non avrei mai immaginato che questo luogo avesse un legame così importante”.

Su questo tratto di Naviglio, che unisce Milano alla campagna, scorre una storia fatta di semplicità e umanità profonda. E oggi, mentre il mondo intero rende omaggio a Papa Francesco, Gaggiano riscopre, con orgoglio e gratitudine, di essere parte di quella storia.

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