“Nessuno dei ragazzotti che hanno inscenato in Santa Babila la protesta, happening masturbico, contro Orban, il primo ministro ungherese che incontra il ministro Salvini a Milano, nessuno tra costoro ed i loro mentori, espressione pura del pensiero in linea piatta, sโรจ visto a Torino per la fiera del libro in cui, invitato di turno, รจ lโIran per lโanno 2020. Nessuno dei liberi pensatori che oggi hanno inscenato la solita gazzarra. LโIran che mette a morteย poeti e scrittori, Salman Rushdie, lo scrittore di mezza tacca assurto a fama mondiale per la censura di Khomeini e la correlata condanna a morte dopo la pubblicazione dei Versetti Satanici, un libro da tremila lettori che grazie alla martirizzazione dellโautore ha venduto milioni di copie ma sempre tremila lettori. Lรฌ a Torino bisognava esserci per dire ai cosiddetti intellettuali di giro, tutti tutti limitrofi alla partitica bypartisan, che fintanto che in Iran le libertร di espressione non saranno garantite non cโรจ un nessun invito, fintanto che verranno arrestati poeti, scrittori e registi non cโรจ un invito, che fintanto che lesbiche e culattoni vengono arrestati o impiccati lรฌ non cโรจ un invito, e non solo, lโattuale governo iraniano ha incrementato la taglia sul Rashdie portandola a seicentomila dollari. Ah, che povertร questo paese provinciale. Che fintanto che lโIran rifiuta di aiutare tutti i propri correligionari lรฌ non cโรจ un invito. Che fintanto che mantiene nella sua costituzione la cancellazione dello stato di Israele lรฌ non cโรจ un invito. Israele: lโunica democrazia del Medio Oriente, oltretutto con il Parlamento eletto con sistema proporzionale, il migliore per garantire la democrazia elettiva. Ma non รจ tres chic.
Orban รจ un boia che difende i confini della sua patria povera, che ha vissuto settantโanni sotto il tallone sovietico, e difende i suoi confini come accade in tutti i paesi del mondo salvo il nostro. Infatti lโItalia รจ soltanto una espressione geografica. Quanto ci aveva visto dentro il Metternich. Entrate da clandestini, senza documenti, in Iran, in Oman, in Egitto, in Svizzera, e pretendete di essere mantenuti a spasso. Ah. Lโabissale miseria. Andate avanti. Applausi. Orban รจ un boia e Salvini la sua troia. Eccolo il vecchio slogan buono per tutte le battaglie di retroguardia sulle quali la cosiddetta sinistra extraparlamentare si รจ costruita una carriera rivoluzionaria. Da impiegati del parastato. Chic chic. Tres chic. La rivoluzione: a fine giornata il buono pasto รจ assicurato come da contratto. Gnam gnam pizza”.
Emanuele Torreggiani