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Neve a maggio- di Emanuele Torreggiani

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

Vanno i fiocchi dei pollini e fanno corona d’intorno ghirlande di giovani foglie e cumuli alle brune terre arate e fresche delle piogge dell’altro ieri. S’insinuano nelle sterili stanze casalinghe che arieggiano alla vita nel tepore della primavera. Ciclo del pioppo, il più umile tra gli alberi. In questa stagione, che ripete se stessa mostrando il sempre nuovo dell’eterno, vado in un luogo che conosco dalla distante, perduta infanzia di calzoni corti e bicicletta rossa. Vado e mi siedo sul granito della panca e guardo d’intorno il luogo che allora mi pareva una gran mare di terre lungo i cui tratturi ancora si poteva, a quest’ora, scorgere un contadino rientrare alle stalle di mattoni e fango che laggiù si confondevano con le ombre incipienti e camminava al passo del placato bue che tirava il carro, andavano di concerto, come fratelli. E lo erano. Regnavano da secoli e secoli nell’antichità profonda del ciclo che innesta ogni stagione. E lì, dove oggi siedo come allora sedetti accompagnato da mio padre, nell’ansa del sentiero eretta a cappella votiva che ora la cruenta polvere e la sempiterna plastica interra nella cupa dimenticanza, gioco ad afferrare i fiocchi che vanno e vengono, imprevedibili e sento che allora mio padre parlava. Ma il tono della sua voce si è spento dentro di me.

E quelle sue parole, che non ascoltavo, sono andate perdute e per sempre. E comprendo, avendo io oggi gli anni che lui allora ebbe, che andava dicendo ad alta voce non per il bimbo che ero od un interlocutore occasionale che fosse, andava parlando per coloro che gli erano stati e lo avevano accompagnato in un comparabile luogo della sua più che remota infanzia in quel limitare della stagione che segna la neve di maggio. E me ne sto qui da solo, mentre turbina la tiepida nevicata, nel luogo che invoca lo spirito.

Emanuele Torreggiani

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