Nel 72% dei comuni il tasso di natalità è sceso tra 2014 e 2020. Nell’1,5% si registra una sostanziale stabilità, mentre in poco più di un comune su 4 (26,7%) si rileva una variazione in aumento. Secondo quanto riporta l’Osservatorio povertà educativa, realizzato da Openpolis con l’impresa sociale “Con i Bambini”,il calo del tasso di natalità nel periodo in esame ha riguardato la totalità dei comuni della città metropolitana di Cagliari e della provincia di Ferrara.
Nonché il 90% o più dei territori nelle province di Monza e Brianza (96%), Brindisi (95%), Pistoia (95%), Ravenna (94%), Taranto (93%), Ragusa (92%), Pesaro e Urbino, Milano e Barletta-Andria-Trani (queste ultime al 90%). Tra i capoluoghi, l’unico a registrare un aumento è La Spezia: 6,97 nati ogni mille abitanti nel 2014, 7,28 nel 2020. Si tratta comunque di dati molto variabili nell’arco della serie storica. Nella stessa città, l’indicatore aveva raggiunto quota 7,75 nel 2016, per poi ridiscendere a 6,54 nel 2019 e risalire nell’anno successivo. I cali più importanti tra le città capoluogo si registrano a Trani (da 10,2 nati ogni mille abitanti nel 2014 a 5,95) e Isernia (da 9,25 a 5,07).