Una delle realtà più belle che esistono nel territorio è il Museo Agricolo di Albairate. Entriamo con Anselmo, una delle persone che fanno parte dell’associazione e che se ne occupano. Nel 2000 si cominciò a creare il museo simulando la stalla, la casa dei contadini, gli attrezzi che servivano per lavorare il terreno. “Abbiamo portato all’interno del museo tutti quegli oggetti- spiega Anselmo – Abbiamo creato anche la casera e la ghiacciaia che sono del 1700 e sono i luoghi dove si trasformava il latte in formaggio”. All’esterno c’è una meridiana, un’immagine sacra raffigurante la Madonna del Rosario (presente in tutti i cascinali) e un campanile ricreato grazie ad una campana storica. All’interno si incontra la stalla con tutte le fedeli riproduzioni d’epoca. Il portico, la cucina, la camera da letto. Tutto riprodotto fedelmente, con dei cartelli che indicano anche il nome in dialetto. I luoghi di lavoro e gli attrezzi agricoli che simboleggiano la grande fatica che uomini e animali facevano in un’epoca completamente diversa da quella attuale.
“Siamo partiti con il museo grazie alle donazioni dei cittadini – continua Anselmo – tutti avevano qualcosa da donare e il museo si è creato in questo modo. Abbiamo pezzi di valore, come il buffet, pezzi pregiati donati dai cittadini. Nulla è stato speso, tutto è stato dato gratuitamente”. Il museo è sempre in divenire e pronto ad ospitare nuovi attrezzi e oggetti. Tutti i pezzi sono catalogati, compresi quelli che non hanno valore come la carta moschicida. La camera da letto che non era riscaldata in nessuna maniera è una riproduzione fedele di quella che era la camera dei nostri nonni. “Erano tempi duri che ho vissuto da bambino. – conclude – Cosa manca? La sincerità delle persone, è quella la cosa che più manca. C’era più umanità”.