Si chiude la caccia all’uomo che, tra agosto e ottobre, ha terrorizzato il capoluogo lombardo aggredendo e picchiando donne in modo casuale e immotivato per strada. La Polizia di Stato ha individuato e arrestato un 23enne senegalese, ritenuto responsabile di almeno sette aggressioni, alcune delle quali hanno causato fratture e lesioni serie alle vittime. Gli investigatori non escludono che possano emergere ulteriori casi.
L’uomo, giunto in Italia a Lampedusa come profugo minorenne nel 2017, ha numerosi precedenti penali, è stato fotosegnalato ben 43 volte e utilizzava 11 ‘alias’ o identità diverse. Viveva in condizione di senza fissa dimora, dormendo dove capitava, ed era conosciuto in alcune zone della città per la sua abitudine di palleggiare con lattine o altri oggetti, tanto da essersi guadagnato il soprannome de ‘il calciatore’.
Le aggressioni si sono concentrate tra il 13 agosto e il 5 ottobre, con un’escalation che ha visto, in una singola giornata, ben quattro episodi verificarsi nelle stesse vie.
Gli investigatori del Commissariato Garibaldi Venezia, che lo hanno assicurato alla giustizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano, hanno ricostruito la dinamica degli attacchi. Tutte le vittime erano donne che stavano rincasando o si stavano recando a lavoro.
Tra i casi più gravi documentati:
Il 14 agosto, una 28enne aggredita in via Todisco (8 giorni di prognosi).
Il 28 agosto, una 61enne in via Boscovich (prognosi di 60 giorni), colpita dopo aver svegliato accidentalmente l’uomo che dormiva dietro la sua auto parcheggiata.
Il 29 agosto, una 59enne in piazza San Camillo de Lellis (26 giorni di prognosi).
Il 5 ottobre, quattro donne di 41, 32, 25 e 24 anni, aggredite tra via Castaldi e via Tadino, che hanno riportato prognosi variabili tra i 5 e i 15 giorni.
L’arresto del 23enne pone fine a una serie di attacchi che avevano generato forte allarme sociale nel capoluogo lombardo.





















