Amina S., 43 anni, è stata uccisa dal marito Khalid A. con “15 coltellate”. È la contestazione che il pubblico ministero milanese Antonio Pansa ha mosso al 50enne arrestato dai carabinieri durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto in flagranza.
Il cittadino marocchino, che parla l’italiano ma è stato comunque assistito da un interprete, è accusato di omicidio volontario pluriaggravato dallo stato di ubriachezza, dall’averlo commesso contro la convivente e alla presenza della bambina di 10 che ha chiamato i soccorsi. Si trova a San Vittore e nelle prossime ore il gip Emanuele Mancini depositerà l’ordinanza sulla richiesta di applicazione della custodia cautelare in carcere.
L’appartamento di via Cerca a Settala, l’arma del delitto (un coltello da cucina) e i vestiti della scena del delitto rimangono sotto sequestro, come emerge dal verbale del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di San Donato Milanese convalidato dal pm.