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Elezioni. Mario Grechi: in campo per una Magenta che sia davvero ‘Smart City’

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Prosegue il nostro viaggio tra i candidati al Consiglio comunale. Conosciamo l’esponente di “Viviamo Magenta” in campo con Silvia Minardi Sindaco
MAGENTA – Quando leggi il nome di Mario Grechi tra i candidati al Consiglio comunale della “città della Battaglia”, pensi alla sua famiglia e immediatamente, pensi ad una Magenta, soprattutto quella degli anni Ottanta, in cui benessere e sviluppo economico erano concetti che da queste parti erano di casa. Senz’altro dietro la decisione di Mario di scendere in campo vi è anche questa immagine che molti ‘ragazzi degli anni Settanta’ hanno ben impressa nella memoria della loro gioventù. La chiacchierata intervista con l’esponente di Viviamo Magenta non ha fatto altro che confermare questo nostro pensiero.
Mario Grechi, classe 70, un’azienda di famiglia nella quale ha lavorato appena terminati gli studi universitari, quindi, oggi la libera professione sempre nel campo dell’illuminazione, delle fonti rinnovabili e, più in generale, in quell’ambito energetico, che oggi è entrato prepotentemente nell’agenda politica quotidiana, vuoi per la crisi bellica in Ucraina, vuoi per la fase post Covid con il PNRR che rappresenta, oltre che una grande sfida, certamente un’opportunità da cogliere.

“E’ vero – commenta Grechi – la nostra Magenta non è più quella che molti di noi si ricordano. Quel punto di riferimento, polo attrattore per il territorio, è venuto meno. Ormai, è da diversi anni che è iniziato un percorso di decadimento. Un processo che pare inarrestabile e che obiettivamente ci ha relegato in una condizione che non è all’altezza al rango che da sempre Magenta ha avuto nell’Ovest Milanese”.

Per Grechi è una questione prima di tutto di non essere stati capaci di tenere il passo.

“A livello di infrastrutture, di tecnologia, ma anche banalmente (e non è affatto una banalità) di quella programmazione nei lavori di manutenzione che spesso sono essenziali per migliorare la qualità della vita dei cittadini”.

Così che ben presto si arriva a parlare di ‘Smart City’ un concetto ampio, amplissimo per certi versi e che Grechi conosce a fondo anche per le competenze e professionalità lavorative che possiede in quest’ambito.

“Oggi – prosegue – la prospettiva di una città che risponda realmente ai canoni dell’interattività è essenziale. Direi strategico. Pensiamo alla connessione veloce per internet, al fatto di avere ‘hot spot’ con zone con il whi fi in città. Ma questo processo di ammodernamento riguarda anche la sicurezza e non solo. Oggi con alcune telecamere puoi davvero fare tantissimo, offrire servizi alla cittadinanza anche per esempio nella gestione dei parcheggi”.  

Ma ‘Smart City’ significa anche e soprattutto un comune in grado di evadere in tempi ragionevoli le richieste dei cittadini. “E’ possibile – mi domando – attendere due mesi per una carta d’identità?”.

Che il cammino di modernizzazione di Magenta debba muoversi su più fronti per Grechi è pacifico. 

“Pensiamo anche alla valorizzazione dei parchi cittadini. Oggi Magenta dispone di parecchie aree verdi che così impostate rappresentano in primis un problema per l’Amministrazione. Meglio forse tematizzarle e puntare su alcune di esse offrendo al pubblico qualcosa di specifico”. Ed è così che si torna a quel concetto di programmazione di cui abbiamo già detto che rispetto ai ‘polmoni verdi’ di Magenta diventa essenziale, così da meglio focalizzare investimenti e risorse. 

“Bisogna a mio avviso – prosegue – ripensare un po’ il tutto. Secondo una visione d’insieme che oggi manca. Pensate anche alle piste ciclabili. Oggi Magenta non dispone di un percorso organico. Mancano percorsi in reale sicurezza. Così come si dovrebbe esaltare l’intermodalità, per esempio, per l’utilizzo delle biciclette con depositi in un punti mirati per raggiungere e godersi le bellezze del nostro Parco del Ticino o del Naviglio grande”.

Le idee messe sul campo dal candidato di Viviamo Magenta sono idee di cui si sente parlare da tempo ma che mai finora si è riusciti a mettere in pratica, quanto meno, in modo strutturato  coerente. Troppo spesso, infatti, è emersa una visione di città e di interventi fatti a “macchia di leopardo”.

Anche per questo motivo che Grechi ha deciso per la prima volta di mettersi a disposizione della sua città. 

“Mi ha affascinato questa proposta civica – sottolinea – soprattutto perché ad oggi non mi ritrovo in nessuno dei partiti attuali. Ho trovato poi in Marco Ballarini un valido interlocutore. Una persona che ascolta e che rispetto ad alcune mie esortazioni mi ha proposto di unirmi al progetto. Il passaggio successivo, ovvero, la conoscenza con Silvia Minardi, una persona con potenzialità ed esperienza, che certo potrà essere un bravo Sindaco, mi ha confermato ancora di più le sensazioni positive legate a questo progetto”.

Per Grechi, infatti, la priorità a livello locale dovrebbe essere la ricerca del ‘bene comune’. Che può arrivare proprio grazie a questa abbondanza di competenze e di esperienze anche diverse che possono trovare spazio in seno ad un progetto civico.  “Alla fine penso che si possa fare sintesi  e portare un valore aggiunto per Magenta”. 

Questo per Grechi è il significato più profondo e vero di ‘civismo’. Che poco o nulla c’entra con alcune civiche ‘farlocche’ – lo scriviamo noi, tranquilli, non l’intervistato – che si accostano invece ad alcuni candidati che hanno chiari riferimenti partitici.

 “La nostra è una coalizione dove ci sono aspetti complementari che possono fare la differenza – rimarca Grechi – penso anche all’entusiasmo che arriva dai giovani. Next Magenta è una componente preziosa. Ed è corretto che anche i ragazzi si accostino alla politica, facciano le loro esperienze e portino quella freschezza e dinamismo fondamentali per  Magenta”.

 

Grechi quindi si sofferma sul valore di questo appuntamento elettorale. “Arriva in un momento storico particolare. Oggi fare il Sindaco di Magenta può essere una grande opportunità. Siamo in una fase di svolta. Voglio tornare ancora sul PNRR perché porterà tanti soldi. Però è necessario essere preparati, avere le idee chiare e soprattutto progetti pronti. Io penso che mettendo insieme le competenze di Silvia con quello che Marco ha fatto e sta facendo a Corbetta, dove è riuscito a portare a casa finanziamenti importanti per la sua città, Magenta potrà tornare ad essere realmente la capitale del Magentino”.

Accanto al tema della ‘Smart City’, nell’agenda di Grechi ci sono altre due questioni che gli stanno particolarmente a cuore. “In primo luogo, il sociale e i nostri anziani. Magenta è una città che ha una quota di persone anziane piuttosto importante. E’ necessario fare molto di più per loro. Occorre dare alle famiglie maggior sostegno e supporto in questo senso. In secondo luogo – conclude – quando si parla di sociale, significa anche socialità. Magenta da questo punto di vista deve tornare a vivere. Deve tornare ad essere una città che offre occasioni di fruizione a tutti indistintamente, e non di meno ai giovani. Servono spazi di socialità che oggi mancano. Serve una città che anche rispetto al tema del decoro urbano sappia offrire di più. Una città che anche da questo punto di vista sappia attrarre e non viceversa”.

Dunque, idee chiare per Magenta. “Io ci sono – chiosa il candidato di Viviamo Magenta  – sono convinto che in caso di vittoria, ciascuno di noi potrà mettere a disposizione le proprie competenze e insieme potremo ricostruire una Magenta certamente migliore”. E’ l’augurio di tutti. 

*informazione elettorale

 

 

 

 

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