Malpensa e il “fuel dumping”: piloti corsari e/o eroi per aver salvato l’aeromobile e il Terminal 2?

La nota dei Comitati, che scrivono al Ministero

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO- UNIONE DEI COMITATI DELL’ALTA VALLE DEL TICINO
Comitato “Vivere a Coarezza” Comitato “Vivere a Golasecca”
Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia-Aeroporto di Malpensa Comitato Territoriale Malpensa con sede a Lonate Pozzolo

Nel contesto ambientale in prossimità di una infrastruttura aeroportuale, le emissioni ambientali quotidiane associate al traffico aereo (10 tonn/volo di CO2 per un Boeing 777-320 nel ciclo LTO Landing-TakeOff), stimabili a circa 1 milione/tonn/anno per Malpensa ( nello scalo di Francoforte sono stimati 1mil/700mila tonn/anno di solo CO2), lo scarico di 70/80.000 kg di carburante avio, rappresenta un fatto rilevante, ma incidentale/ occasionale.
Ma come è stato classificato l’evento incidentale del Boeing 777-320 LATAM del 9 luglio 2024? Un incidente o un inconveniente grave? Ha costituito solo un evento quasi ordinario, una sorta di “inconveniente”?

Anche se non è stato un momentaneo “tail strike”, nemmeno un “ trail struck”, ma una strisciata, un “brutaly trail long scraped” di circa 7/8 secondi…con l’aeromobile seduto, schiacciato sull’asfalto della pista 35 Sinistra, mentre la velocità del decollo aumentava esponenzialmente…mentre si avvicinava il Terminal 2.
Sono le evidenze scaturite dal video posto on-line in ogni dove a 48 ore dall’incidente.
Uno scenario da “Top film” che, nei fatti, si è concluso con l’atterraggio, dopo circa 75 minuti, sulla pista 35 Destra, probabilmente anche in sovrappeso rispetto al massimo “strutturale” di atterraggio.
Le evoluzioni ed il tracciato percorso dall’aeromobile sono descritti dai PDF allegati.

Gli spazi percorsi, l’altitudine ed i tracciati evidenziano un’operazione di scarico carburante, nei sette giri di holding, con un flusso di scarico di carburante avio/kerosene di circa 1500kg/minuto.

L’operazione di scarico carburante, almeno nelle aree del vercellese, è stata documentata da video e sonori, che hanno rilevato il velivolo
in volo e il classico odore tossico delle sostanze non vaporizzate che arrivavano al suolo.
Una realtà, tuttavia, non ufficiale. ANSV, ENAC e le amministrazioni locali non hanno ancora confermato il rilievo dello “scarico carburante”, collaterale all’evento incidentale.
Le autorità nazionali, avrebbero, al momento, riferito di circuitazioni eseguite per un generico consumo di carburante.

Questa nostra, lineare, coerente ricostruzione proposta degli eventi susseguenti al lift-off (distacco) dalla pista, concluso con il pesante atterraggio sulla testata 35 destra, suggerisce l’avvenuto scarico di almeno 70/80 tonnellate di carburante, con una serie di interrogativi, riguardanti:
– Quale segnalazione di emergenza era stata riportata dai piloti ?
– Quale livello di emergenza in volo era operativa ?
– Quale e se il “fuel dumping” era stato autorizzato, (quota e zona)?
– quale contesto rischio/safety e Piano di Emergenza Aeroportuale-PEA sono stati attivati?
– Quale verifica della contaminazione aria/terreni, conseguente allo scarico, con le relative tutele e le procedure di risarcimento, è stata disposta?
– Quale posizione e parcheggio occupa attualmente l’aeromobile a Malpensa?

Questi Comitati, come delineato nel comunicato N. 11, confermano di aver richiesto formalmente, al fine di rendere trasparente l’accaduto, il coinvolgimento e l’impegno dei Ministeri competenti:
– Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;

– Ministero della Salute;

– Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ;

– Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

■ Prima Pagina

Ultim'ora

Altre Storie

Pubblicità

Ultim'ora nazionali

Altre Storie

Pubblicità

contenuti dei partner