Non solo le grandi aree. A Magenta, accanto ai grossi progetti contenuti nel documento di piano si affiancano gli altri, quelli più piccoli per i quali l’assessorato all’urbanistica sta prestando attenzione. I due provvedimenti portati in consiglio comunale riguardano il piano di recupero tra via Villoresi e via Garibaldi. “In quella zona c’è un terreno abbandonato, di fronte alla chiesa di San Rocco – ha commentato l’assessore Simone Gelli– La nostra azione sarà volta a ricostruire ricostruire il tessuto urbano”. Gelli spiega che azioni di questo genere danno risposte al territorio e anche ad aziende che si vogliono insediare proprio in quegli spazi.
“Il recupero di luoghi piccoli – continua – hanno, da parte nostra, la giusta attenzione, come le grandi aree di sviluppo”. Il secondo provvedimento è la continuazione della delibera del 2022 denominata ‘variante al piano delle regole per l’individuazione degli insediamenti agricoli dismessi’. “La ricognizione fatta a suo tempo aveva indicato una serie di infrastrutture rurali verso il Parco del Ticino – continua – e così, insieme al Parco abbiamo costruito un percorso che portammo in consiglio comunale volto a dare la possibilità a chi aveva una cascina di risistemarla. A questa azione hanno risposto quattro proprietari. Tre istanze avevano i requisiti per l’approvazione”. Le tre istanze riguardano la cascina Gomarasca, la cascina Ermenegillda e del Mulino Magenta.
“Il tessuto urbano non vive solo delle aree strategiche, – conclude Gelli – c’è anche un tessuto più piccolo molto interessante. Questo per rendere Magenta bella anche dal punto di vista architettonico”.