Una melodia di sorrisi, emozioni e umanità ha unito, in un pomeriggio speciale, le voci e i volti degli alunni di seconda media delle sezioni C ed E a quelli degli anziani della residenza “Don F. Cozzi”.
L’iniziativa, promossa dalla scuola in collaborazione con la struttura sociale, ha visto i ragazzi dell’indirizzo musicale impegnati nell’esecuzione di tradizionali brani natalizi, come attività conclusiva
di un articolato progetto, che ha coinvolto anche altre classi dell’istituto.
La sala comune della struttura era addobbata con cura: un albero di Natale scintillante, ghirlande colorate e tavolini disposti per accogliere gli ospiti, ma il vero cuore dell’evento è stata la presenza viva e pulsante di questi giovani musicisti, che con i loro strumenti hanno regalato un momento di calore e vicinanza.
Sin dalle prime note di “Santa Claus is coming to town”, il clima si è trasformato: gli occhi degli anziani brillavano, e molti di loro, come d’istinto, hanno iniziato a canticchiare sottovoce e battere il tempo con le mani, trasportati dai ricordi. Un’atmosfera di intimità e commozione ha pervaso il
salone.
Per i ragazzi, l’esperienza è stata tanto intensa quanto formativa. Nelle pause tra un’esibizione e l’altra, hanno avuto modo di parlare con gli anziani, ascoltando le loro storie e ricevendo in cambio aneddoti di vita pieni di saggezza. Uno scambio semplice, ma profondamente umano, che ha reso il pomeriggio indimenticabile.
Le docenti referenti del progetto hanno sottolineato il valore educativo dell’iniziativa: “Non si tratta solo di un’attività di intrattenimento musicale, ma di un gesto di cittadinanza attiva. I nostri studenti imparano il valore della solidarietà, della vicinanza e del rispetto per chi ha vissuto molte stagioni. È un’esperienza che porteranno nel cuore”.
Anche gli operatori della residenza hanno espresso gratitudine perché momenti come questi sono un vero regalo, in quanto i ragazzi non portano solo musica, ma anche energia, vitalità e calore umano.
L’incontro si è concluso con un’esibizione sulle note di “Jingle bells rock"”, seguita da uno scambio di auguri. Per i giovani è stata l’occasione di confrontarsi con il significato più profondo delle feste: il valore del dono, inteso non come oggetto, ma come tempo, attenzione ed empatia.
In un’epoca spesso dominata dalla frenesia e dall’individualismo, questa iniziativa ha insegnato loro l’importanza di fermarsi e dedicare un momento a chi è più solo e vulnerabile. L’incontro ha così dimostrato come il Natale, quando vissuto con cuore aperto, possa trasformarsi in un ponte tra generazioni. Un piccolo gesto che lascerà una grande traccia.
A cura di Natalia Tunesi