Sono stati scarcerati i due uomini di 52 e 29 anni residenti alle case Aler di via Toti a Magenta e arrestati la settimana scorsa per furto e truffa ai danni di un’anziana, nell’ambito di un’indagine che ha portato in carcere anche una donna che avrebbe trafugato, nel corso di due anni, 160mila euro alla vittima sfruttando il suo stato di fragilità.
Nel caso dei due uomini di Magenta la situazione è risultata differente. In particolare la posizione dell’uomo di 52 anni, difeso dall’avvocato Roberto Grittini, è cambiata rispetto a quello che era l’impianto accusatorio iniziale. Si era recato a casa dell’anziana di Milano per svolgere dei lavori da elettricista, mai completati.
Il giudice per le indagini preliminari ha valutato l’istanza di revoca della misura cautelare in carcere presentata dal difensore, sulla base di quanto dichiarato durante l’interrogatorio di garanzia. Il quadro indiziario emerso nei confronti dei due uomini non è risultato essere sufficientemente solido da giustificare l’applicazione di una misura detentiva. E così sono stati entrambi scarcerati con l’obbligo di non avvicinarsi alla persona offesa e di mantenere una distanza di almeno 500 metri dai luoghi da lei frequentati. Il Pm dottor Storari sta continuando le indagini al fine di appurare la presenza di altri correi o conniventi.