Magenta, Stati Generali: è partita la Magenta del futuro, crediamoci

Grande partecipazione in Sala Consiliare, al percorso d'ascolto lanciato dal Sindaco Del Gobbo e dalla sua Giunta. Numerosi gli stimoli, c'è tempo per presentare relazioni scritte attraverso un mail dedicata ([email protected]) sino al prossimo primo marzo.

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“Compito di un amministratore è disegnare il futuro della sua Città, lo può fare da solo, ma in modo autoreferenziale, oppure, ascoltando la voce del proprio territorio. Noi da sempre abbiamo scelto questa seconda strada”.

Le parole in chiosa del Sindaco Luca Del Gobbo all’intensa giornata di lavoro andata in scena stamani in Sala Consiliare, ben sintetizzano, il significato degli Stati Generali. I terzi convocati sotto la sua egida di Sindaco. Dopo i primi del 2003, infatti, seguirono quelli del 2008 e adesso eccoci con il 2024.

Sala Consiliare gremita, di molti addetti ai lavori, rappresentanti della politica con l’On.le Umberto Novo Maerna, nonché, di tanti esponenti delle associazioni di categoria e del mondo del volontariato, che a Magenta detiene un piccolo record con ben 250 realtà attive, ma anche di molti cittadini curiosi di capire quale sarà la ‘Città del futuro’. P

erché se è pur vero che gli Stati Generali sono prodromici alla stesura del nuovo PGT della Giunta Del Gobbo è anche vero che questo momento d’ascolto e di condivisione serve per mettere ‘in bolla’ una serie di iniziative, suggestioni, ma prim’ancora necessità del territorio.

Del Gobbo e la sua squadra non si sottraggono alle sfide del futuro. Tant’è che il Primo cittadino ha colto anche lo spunto di Aldo Mainini, dottore commercialista, titolare di uno dei più importanti studi di consulenza in materia e oggi intervenuto in rappresentanza dell’Ordine dei Dottori Commercialisti: “Sostenibilità e Intelligenza Artificiale, due parole che non sono il domani ma che debbono essere l’oggi anche per Magenta”.

Il Sindaco che in apertura ha posto l’accento sulle tante leve che sotto il profilo storico, culturale, naturalistico e non solo – pensiamo solo alla Magenta Città dei Servizi – debbono far tornare la ‘Città della Battaglia’ polo attrattore di un intero territorio, correttamente, ha anche ricordato come una Magenta ‘più forte ed autorevole’ serve anche per alzare maggiormente la voce con chi dovrebbe intervenire su certe partite…. E invece finora ha fatto orecchie da mercante, aggiungiamo noi.

In primis, la questione del nuovo Liceo ‘Quasimodo’ che si trascina ormai da almeno un decennio con la Città Metropolitana, ma anche la Variante di Pontenuovo e la gestione (indecorosa) dell’ex Statale 11 nell’abitato di Pontenuovo. A riguardo, puntuale l’intervento del presidente del comitato di Frazione Emmanuele Miramonti: “Vorremmo almeno dei marciapiedi…. oggi Pontenuovo con i circa 20 mila autoveicoli che vi transitano tutti i giorni e le oltre 30 mila persone che la attraversano in auto, è una vetrina per Magenta. Un biglietto da visita certamente non bello…”.

Parole sante e che anche il Sindaco ha colto, ma rispedendo il messaggio a chi ha competenze su certe partite, ossia, ancora una volta, in primis la Città Metropolitana sempre più ‘fantasma’ da queste parti.

Nel corso della mattinata si sono avvicendati diversi esponenti del mondo delle istituzioni, dei corpi intermedi – in cui il Sindaco crede (giustamente) ancora tantissimo – fino ai nostri imprenditori locali come Francesco Cozzi che ha parlato per conto di Assolombarda territoriale.

Quest’ultimo ha posto enfatizzato due temi fondamentali: l’esigenza di dar corso al recupero delle aree dismesse che a Magenta abbondano e che possono diventare luogo d’insediamento di nuove attività produttive (questo almeno l’auspicio) e contestualmente, la necessità di avere una città accogliente e sicura.

Oggi il degrado in alcune zone di Magenta è palese, specie alla sera in cui lasciando gli spazi di socialità in mano a chi ha come unico obiettivo quello di spaccare e fare baccano, ecco che la percezione di sicurezza scema sensibilmente.

La dott.ssa Francesca De Lucchi ha preso la parola per la Camera del commercio di Milano con due temi cari a tutti i soggetti impegnati nel fare impresa: la semplificazione burocratico amministrativa e la questione bandi, a partire nella fattispecie dai Distretti Urbani del commercio, che certamente possono essere un valore aggiunto per rilanciare Magenta come Polo Attrattore.

Un argomento sul quale è ritornato in modo diretto il presidente della Confcommercio Territoriale il Cavalier Luigi Alemani: “Magenta deve farsi trovare pronta, non può più permettersi di perdere bandi come quello sul Distretto Urbano del Commercio…”.

Importante e significativa la presenza del mondo del Sindacato con Mario Principe Segretario della Cgil Ticino Olona, Eros Lanzoni per la Cisl Milano Metropoli e Luigi Tripodi per la UIL.

Tantissimi gli spunti: dalla necessità di un Welfare più forte in un mondo che cambia e che soprattutto invecchia, ma un occhio ben puntato anche sui temi dello sviluppo con l’area Expo che è a pochi chilometri da Magenta e i cui riflessi debbono esser colti in positivo, così come la transizione ecologica che ‘la Città capitale del Parco del Ticino’ non può certamente non cogliere.

Tutto il mondo delle parti sociali ha rivolto un plauso a Del Gobbo che mai si è sottratto al confronto anche in passato. Ma adesso viene il bello perché su una partita tanto strategica qual è quella del PGT sarebbe auspicabile l’apertura di tavoli e momenti di incontro ancor più sistematici e con tempi serrati.

L’intervento di Marco Accornero Segretario della Confartigianato milanese è servito per ricordare non senza un pizzico di commozione il Cavalier Bruno Cavalazzi una figura storica per Magenta, mancato solo qualche mese fa. Il Signor Bruno spesso nella sua esperienza di presidente territoriale della sua associazione amava lanciare una provocazione. Che oggi è stata riproposta: creare delle aree residenziali a canone agevolato dove si possano insediare nuove realtà artigianali. Crediamo che nel nuovo PGT si debba tener in considerazione anche questa valida idea.

Marco Silanos della CDO Insubria ha ricordato la costante disponibilità della sua associazione per uno scambio continuo e proficuo di esperienze. Così come Dario Firsec intervenuto per ANCE Milano in delega della presidente Regina De Albertis.

Lungo e appassionato l’intervento di Pietro Pierrettori presidente della Pro Loco e tra i ‘reduci’ di quei primi Stati Generali dell’aprile 2003.

Oltre a rimarcare l’inestimabile valore dell’associazionismo, Pierrettori ha citato i grandi patrimoni ancora non del tutto (ed è un eufemismo…) inesplorati che Magenta ha a disposizione: la Battaglia di Magenta che porta in città almeno 10 mila persone tutti gli anni. Un volano economico che si declina anche sotto altri profili.

“Personalmente tutti gli anni – ha detto Pierrettori – ‘porto a spasso’ per la Città almeno 1.000 studenti che hanno altrettante famiglie che potrebbero venire a Magenta”. Tutti concordi poi sul valore di quei 5.000 studenti (che hanno 10.000 mila genitori…) che tutte le mattine rendono Magenta un centro di formazione di competenze e professionalità per il futuro.

Anche qui sul fronte scuola – e lasciateci ricordare un grande vecchio amico che non c’è più, l’Assessore Giovanni Lami – ci sono margini di crescita enormi che vanno cavalcati fino in fondo perché i riflessi per l’economia locale ci potrebbero essere eccome.

A patto – parola magica citata da Pierrettori ma non così scontata – di credere effettivamente nei progetti.

“Perchè – ha affondato il colpo il presidente della Pro Loco – se quando c’è il 4 Giugno si preferisce tener abbassata la saracinesca dicendo che tanto è tutto uguale e non cambia mai niente, beh, allora non lamentiamoci…”.

“Vogliamo far volare l’aquila di Magenta molto più in alto” è stata la chiosa finale di Pierrettori, uno che questa città ce l’ha davvero nel cuore.

In conclusione, riprendiamo un’altra bella suggestione lanciata ancora da Aldo Mainini a proposito del Color Magenta. Proprio da lui che è stato tra i soci fondatori dell’associazione Fucsina che ha nel ‘Color Magenta’ il tratto distintivo.

“La Via del Colore può davvero essere il volano per sviluppare numerose iniziative tematiche. Vi assicuro che ho avuto modo di parlarne con un collega americano e la sua reazione è stata … Wow… quando gli ho parlato delle tante cose che potremmo fare nel Magentino partendo da questo unico filo conduttore”.

E allora se ci credono dall’altra parte dell’Oceano, perchè, non dovremmo farlo noi che Magenta la viviamo 365 giorni all’anno???

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