Trovare il parcheggio riservato si disabili perennemente occupato da veicoli senza tagliando. E’ la triste realtà che capita anche a Magenta. Simona e il figlio autistico di 7 anni sono costretti a convivere quotidianamente con questa realtà e auspicano che le cose possano finalmente cambiare. Siamo in via Mazenta dove lunedì si è verificato il classico episodio che ha fatto traboccare il vaso.
MAGENTA – Lo stallo era occupato da un camioncino il cui conducente doveva portare l’acqua in un’abitazione. “Da un litigio a parole la situazione è degenerata – spiega Simona – La risposta che non ho digerito è stata l’avermi dato della maleducata. Posso accettarlo se ho palesemente torto. Ma, in un caso come questo dove la ragione è dalla mia, cambia tutto. Nel parcheggio per disabili non è ammessa la sosta a coloro che non sono in possesso di regolare tagliando. Questo mette fine ad ogni discussione”. Simona ha chiamato la Polizia locale che però non aveva, in quel momento, pattuglie disponibili per un intervento in via Mazenta.
“Ci sono regioni in Italia dove se parcheggi sul posto disabili trovi la multa dopo due secondi – continua Simona – Come è possibile che alle 16.45 di un lunedì del 31 luglio con le scuole chiuse non ci sia una pattuglia a disposizione del cittadino in difficoltà? Ho parlato con il comandante della Polizia locale e con il Sindaco di Magenta Luca Del Gobbo. Ho trovato due persone disponibilissime che hanno compreso il disagio e si metteranno al lavoro affinché non accada più nulla di simile. La cosa che mi ha ferita maggiormente è stata la risatina della persona dall’altra parte del telefono quando ho chiamato per raccontare il mio problema”.
La battaglia di Simona non è per sé stessa e nemmeno per il figlio autistico. “Ci sono persone disabili con problemi ben peggiori di quelli di mio figlio – conclude – persone in carrozzina, anziani. E’ una battaglia di civiltà. Dobbiamo metterci nei panni degli altri, di chi non sta bene. Solo allora potremo comprendere i problemi”.