“Abbiamo appreso che Lealtà e Azione ha organizzato una festa nella nostra città. Non ci interessano le polemiche legate al luogo della festa. Noi diciamo con forza che le posizioni che esprime Lealtà e Azione sono state sconfitte. Dalla storia di questo Paese. Da chi ha scelto nel 1945 di liberare il nostro Paese dalla dittatura nazifascista. La nostra città non vuole e non deve tornare indietro.
Diciamo “sì” alla libertà di espressione, ma nel rispetto della Costituzione che nasce da quel 25 aprile 1945.
Progetto Magenta
Sulla vicenda dell’incontro con Vittorio Sgarbi nella nostra Città, presso l’Oratorio di Ponte Nuovo, all’interno della Festa del Sole di Lealtà Azione si è già detto molto, probabilmente troppo e anche a sproposito.
Volutamente abbiamo ripreso il post dei Civici di Silvia Minardi di Progetto Magenta, in quanto, su questa storia ci pare il più equilibrato e corretto.
Ora l’unica cosa che va detta in premessa e sulla quale occorrerebbe far luce, perchè non è un metodo molto ‘ortodosso’ il modus in cui l’associazione avrebbe inoltrato la richiesta alla Comunità Pastorale.
E’ stato fatto con l’inganno, c’è stata superficialità e poca attenzione da parte di chi doveva verificare?
Ciò detto, dato che noi e questo giornale siamo liberali a prescindere per natura e crediamo che prima di tutto venga la ‘LIBERTA’ DI ESPRESSIONE’ («Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo» cit.) diciamo anche avremmo trovato sbagliato non lasciare svolgere quella conferenza a cui abbiamo assistito e che di politico inteso in chiave “fascista” non aveva praticamente nulla.
Vittorio Sgarbi, che piaccia o meno, resta il miglior critico d’arte del nostro Paese, è venuto a parlare di arte. Sì di arte legata al periodo fascista. E ha concluso con i fatti illustrando e commentando una serie di opere arrivando alla conclusione che l’artista, il creativo, in quanto tale, non può essere influenzato. L’arte non può essere fascista, nè può essere di destra o di sinistra. E la politica, la ‘mala politica’ che si appropria delle Idee.
Così come la Sinistra e il pensiero unico dominante nel Dopo Guerra in modo ottuso ha censurato e distrutto alcuni capolavori semplicemente perché legati al Ventennio come periodo storico.
Abbiamo inserito questo inciso su quanto detto da Sgarbi, perché rileggendo quanto scrive Silvia Minardi si capisce che c’è una bella differenza tra chi dice SI’ alla LIBERA ESPRESSIONE DEL PROPRIO PENSIERO ARTICOLO 21 della carta Costituzionale e chi in modo spesso volgare, sguaiato e con un linguaggio da osteria – nonostante abbia ricoperto anche incarichi istituzionali significativi – chiuda frettolosamente la questione parlando di fascisti bugiardi, che escono in sostanza dalle fogne e che bisogna rimandarli da dove siamo venuti.
Un linguaggio tipicamente post 8 Settembre 1943. Peccato che oggi siamo nel 2024 e fa ancora bene Silvia Minardi ad affermare che la nostra Città non vuole e non deve tornare indietro.
Il nostro Paese – come ha ben commentato in un post l’Avvocato Giovanni Marradi notoriamente di fede socialista – ha già fatto i conti col suo passato e dopo il 25 Aprile del 1945 ha deciso di proseguire in una certa direzione in modo chiaro, netto e inequivocabile.
Quindi, basta con questa litania dei rigurgiti fascisti che per una certa sinistra è diventata ancora oggi una sorta di ossessione. Quasi quella Sinistra non abbia ancora fatto, loro sì, i conti con suo di passato.
Lo sanno i ‘nipotini di Stalin’ che la grande Madre Russia, il comunismo tutto, hanno fatto più morti di tutti gli altri regimi totalitari?
Quindi, ancora chi rivendica le bandiere con falce e martello perché mai dovrebbe essere diverso da chi in modo criminale e violento ha portato l’Italia in una dittatura lunga un Ventennio e ha condotto l’Italia nel dramma della guerra costata milioni di morti?
Ergo, se partiamo da medesime premesse non dovrebbero parlare nè i ‘post fascisti’ (ammesso che lo siano realmente) di Lealtà Azione che i comunisti d’oggi giorno che ancora si rifanno a quella storia. E che mai per esempio li abbiamo mai visti ai cortei per le Foibe tanto per dire…
E’ una questione di mera coerenza.
Purtroppo una certa Sinistra che brucia le bandiere di Israele al corteo del 25 Aprile queste cose non le ammetterà mai.
Eppure, si presume da una taluna parte politica un primato, una libertà d’azione che gli altri “sporchi, brutti e cattivi” non dovrebbero avere ed anzi dovrebbero tornarsene nelle fogne….
E’ un triste logica di intendere la politica perchè, da un lato, se fascisti ci sono le loro idee sono state già condannate e sconfitte dalla Storia, quanto ai comunisti ‘post sovietici’ di cui ancora abbiamo esempi fulgidi nella nostra città e dalle parti del Naviglio Grande, siamo profondamente convinti che dovrebbero fare un bel bagno d’umiltà prima di tutto, e iniziare ad accorgersi che a continuare a menare il torrone, si stufa e si perde i tocchi anche tra i propri… Forse, sarebbe meglio guardare avanti. Consiglio spassionato.
Due considerazioni ultime sui ragazzi di Lealtà Azione.
Affermare che non ci sia un legame con la galassia fascista sarebbe ipocrita e bugiardo. Però, è anche vero che molti di loro in più circostanze hanno ribadito la volontà e, soprattutto, la ‘Fascinazione’ per alcuni valori ed ideali del Ventennio, così come per un filone culturale che qualcuno troppo sbrigativamente ha cancellato anche dai libri di scuola.
Ora basterebbe che anche loro – come citato nel post di Progetto Magenta – si ponessero nel sedime della Costituzione, ossia, riconoscendo i valori della Carta nella loro pienezza.
Questo non significherebbe, attenzione, abiurare le proprie idee – quanti milioni d’Italiani senza esser stati obbligati, in buona fede, hanno creduto nel Duce per risollevare le sorti del Paese? Tutti da mettere al muro o da gettare in una Foiba??? – ma semplicemente prender atto che siamo nel 2024 (e qui ritorna l’idea di guardare e proiettarsi nel futuro) e ci può e ci deve essere spazio per chi si professa nazionalista (ci sono in tutti i Paesi questi gruppi del resto) rifacendosi agli ideali di PATRIA, NAZIONE, TRADIZIONE, DESTINO COMUNE, senza per questo scadere nell’esaltazione di dittature, violenze e totalitarismi vari.
Sarebbe un passaggio culturale rilevante che farebbe fare un salto di qualità al dibattito politico nel nostro Paese, chiudendo definitivamente coi fantasmi del passato.
Ma per alcuni forse, in mancanza di altro è più comodo così…. Meglio agitare i vecchi fantasmi per nascondere la pochezza d’oggi giorno delle loro idee…