Nel giorno della ricorrenza del Patrono la festa è lì – non suoni irriverente – in Basilica. Una grande festa. Tante più persone vi partecipano tanto più è condivisa, tanto più è bella, emozionante.
Fa gli onori di casa don Federico. Una preghiera. Poi le note della ‘Toccata e fuga’ di J.S. Bach, suonate allo storico Prestinari dal M°Carlo Tunesi, invadono le navate, quindi saranno le voci del gruppo della ‘Cappella Aloysiana’ della Basilca di San Martino, del ‘San Giuseppe lavoratore’ di Ponte Nuovo, dei coristi del Coro Civico ‘Città di Magenta’ a riempirle con brani di musica sacra, composti da G.P. da Palestrina, C. Franck, W.A. Mozart, J.S. Bach, G. Verdi, M. Grancini, G. Fauré, C. Saint Saens, J. Rutter, L. Perosi, C.Gounod. Intenso l’effetto conclusivo del concerto che ha visto tutti i cantori – circa un’ottantina – occupare fino all’ultimo centimetro lo spazio dell’altare, diretti dal M.° Bruno Casoni – orgoglio cittadino – nell’ ‘Ave Verum’ del genio salisburghese.
La coralità è la cifra della celebrazione dell’11 novembre di quest’anno.Chi era presente sa già a cosa ci riferiamo, ovvero a quei tanti tantissimi – centocinquanta tra piccoli, giovani e adulti – che al momento della proclamazione del San Martino d’Oro 2024 da parte del presidente della Pro loco Pietro Pierrettori a nome anche del sindaco Luca del Gobbo e del parroco don Federico Papini, tra la sorpresa e lo stupore dei numerosi ntervenuti, invadono in buon ordine la navata centrale del duomo cittadino. Sono loro i destinatari del prestigioso riconoscimento. Sono l’A. C. Magenta 1945 e il presidente Gianni Cerri che, incredulo ed emozionatissimo, ringrazia tutti, ma soprattutto i bambini “per i sorrisi che ci regalano quando giocano”. I tesserati più piccoli che aprono il corteo delle ‘Aquile’ sono tenerissimi che ti vien voglia di accarezzarli ad uno ad uno.
La motivazione dell’assegnazione del 25° San Martino d’Oro non riguarda principalmente la significativa storia della realtà calcistica -la Magentina – fondata nel 1945, “che nel suo palmares annovera la vittoria di un campionato di Serie C nella Stagione 1946-1947 e di sei campionati di Promozione e che nell’attuale stagione milita in Serie D –Girone B”, come illustra Pierrettori. La motivazione si riferisce al grande impegno e alla passione di chi la guidò e di chi la guida da trent’anni, Gianni Cerri appunto, di certo verso il conseguimento di risultati sportivi, ma in particolare facendo della pratica calcistica “uno strumento di crescita, di formazione, di trasmissione di valori quali il rispetto, la disciplina, il lavoro di squadra”, come sottolinea Luca Del Gobbo, uno degli 8000 ragazzi che nelle file del Magenta sono cresciuti.
Volendo concludere la cronaca con qualche altra nota … di colore, la riserviamo al papillon nero degli uomini e allo sciale bordeaux (o burgundy che tanto si usa ora?) degli eleganti cantori della ‘Cappella Aloysiana’, alla sempre brava, elegante lei pure, Arabella Biscaro conduttrice della serata, alla voce di Nicoletta Miramonti che si è esibita in alcuni a solo, alla ‘voce’ – non sembri irriverente – dei botti provenienti dall’esterno (fuochi d’artificio?) che ad un certo punto hanno costretto il concerto a una breve pausa.
Erano figli della famosa mamma sempre incinta o ignoravano lo svolgersi dell’evento? Concediamo loro il beneficio del dubbio. Ultima nota, il microfono con il mal di gola – il clima non aiuta – con alti e bassi che non hanno reso chiaro l’ascolto a parecchi … una pecca la si può perdonare.
E’ stata una giornata di sole in tutti i sensi. Una serata di applausi ai Cori, ai Maestri Carlo Tunesi, Luigi Garavaglia, Tatiana Borodai, Andrea Tamburelli e al Quartetto d’Archi di Totem. Citati tutti? No, mancano i nomi delle autorità civili presenti. Che San Martino ci perdoni!!!
Franca Galeazzi