Nei giorni scorsi le sei classi prime della nostra scuola hanno partecipato ad un’attività speciale presso la Biblioteca di Magenta: un invito alla lettura di fiabe provenienti da diversi Paesi, proposta e guidata dalle responsabili. Un’occasione preziosa per scoprire come le storie, pur nascendo in contesti lontani, possano parlare a tutti noi con una sorprendente attualità.
Le bibliotecarie hanno accompagnato gli studenti alla scoperta di fiabe interculturali, mostrando come racconti celeberrimi — come la storia di Cenerentola — esistano in versioni molteplici, adattate a culture, ambienti e tradizioni differenti: dalla Cina all’Africa, dal Medio Oriente all’Europa. Ognuna di queste varianti porta con sé non solo nuovi personaggi e scenari, ma anche valori, simboli e modi diversi di leggere il mondo.
L’incontro ha messo in luce un aspetto fondamentale: la cultura è un ponte.
Le fiabe, nelle loro innumerevoli riscritture, mostrano come popoli lontani possano condividere gli stessi bisogni, le stesse domande e gli stessi sogni. Cambiano gli abiti, le ambientazioni, le usanze… ma al centro rimane l’essere umano alle prese con sfide universali: il coraggio, la giustizia, il desiderio di riscatto, la solidarietà. Per i nostri alunni è stato un modo semplice ma profondissimo per comprendere quanto le differenze non dividono ma possono al contrario arricchire.
Favorire il rispetto delle differenze porta a comprendere che una stessa storia può essere raccontata in differenti modi, facendo guardare al mondo con maggiore apertura. La proposta, pensata in continuità con il percorso di educazione alla cittadinanza e con l’attenzione alla multiculturalità della scuola, ha numerosi obiettivi formativi: educare all’interculturalità, mostrare cioè come le culture dialoghino da sempre, e come ogni tradizione sia parte di un patrimonio comune; sviluppare competenze di ascolto: le letture offrono ai ragazzi un’esperienza narrativa diretta, coinvolgente e ricca; stimolare la curiosità e il piacere per la lettura, in quanto conoscere fiabe nuove, diverse, capaci di sorprendere, invita ad esplorare la biblioteca ed i suoi libri.
La partecipazione delle classi prime si è rivelata non solo un momento formativo, ma anche un’esperienza di crescita personale e di relazione con gli altri. Le fiabe — antiche, rilette, trasformate — si confermano ancora una volta uno strumento universale per imparare, confrontarsi ed immaginare un futuro più consapevole e inclusivo.
La visita alla biblioteca è stata inoltre un modo per scoprire e valorizzare un luogo ricco di opportunità, servizi ed iniziative culturali.
Natalia Tunesi





















