Magenta: guardie giurate al pronto soccorso del Fornaroli, lavoro pieno di rischi e poco considerato

Problemi amplificati a Legnano. Il Sindacato segnalerà tutte le problematiche agli organi competenti.

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E’ un problema che si trascina da anni quello che riguarda i pronto soccorso dell’ospedale Fornaroli di Magenta e di Legnano. E’ quello della sicurezza degli operatori in servizio, ma soprattutto delle guardie giurate. E’ così ovunque nei punti di emergenza perché può capitare di tutto, dalla persona alterata perché sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti, al paziente psichiatrico alla persona che ha semplicemente gli animi esasperati. L’azienda è intervenuta affidando il servizio ad una società di vigilanza e sono proprio gli operatori a dover calmare gli animi esasperati di chi è alterato. Ma i problemi delle guardie giurate sono tantissimi. Carenza di personale, turni lunghi che li costringono a rimanere in piedi per ore, rischio continuo di essere aggrediti.

Fisascat Cisl segnalerà agli enti competenti, Prefettura, Questura, Ats, Spresal, tutte le cose che non vanno dall’inizio del servizio, ovvero da poco più di un anno. Una guardia giurata afferma: “Ci troviamo in una situazione di carenza e siamo in gravi difficoltà nel gestire gli ingressi che sono andati aumentando a dismisura”. I problemi sono ovunque, ma soprattutto al pronto soccorso, luogo dove le guardie giurate prestano il loro servizio a tutela del personale e dei pazienti in attesa. “Al pronto soccorso il rischio di subire aggressioni è continuo – aggiunge – soprattutto nell’orario pomeridiano e tardo pomeridiano. Di notte può sempre succedere di tutto, ma gli orari peggiori sono quelli del pomeriggio perché l’affluenza è altissima. Del resto qua le chiamate ai Carabinieri sono frequenti e una volta non hanno esitato ad aggredire anche gli stessi militari”. Ci sono poi i problemi logistici che affliggono le stesse guardie. “Non possiamo portare con noi un giubbotto anti proiettile o anti taglio – continua – per il semplice motivo che non sapremmo dove metterli. Giubbotto che, tra l’altro, l’azienda non ci ha mai fornito nonostante fosse previsto dall’appalto”. Le guardie sono tre in servizio, una per ogni otto ore. La quarta serve per coprire i riposi che vengono effettuati due giorni la settimana. Non solo aggressioni, i problemi sono anche di altra natura e rendono ancora più complicato il servizio.

“Abbiamo calcolato che facciamo dai 13 ai 15mila passi al giorno. Questo vuol dire fare dai sei, fino agli otto chilometri quotidiani di camminate all’interno del pronto soccorso. Alcuni operatori, a causa di tutto questo, hanno avuto gravi problemi di salute e sono tuttora in malattia. Avremmo necessità di una postazione fissa. Noi dobbiamo tenere sotto controllo tutto il pronto soccorso, compresi gli accessi che portano ai reparti”. Gli incontri sul tema con la direzione sanitaria ci sono stati, ma gli inconvenienti continuano. E poi c’è un altro aspetto da considerare. Se le forze dell’ordine lavorano sempre in coppia, per quale motivo la guardia giurata è da sola? “Abbiamo segnalato alcuni accessi incustoditi, almeno 4/5, con delle precise relazioni di servizio, – conclude – ma sembra che la cosa non interessi. Facciamo presente anche che spesso il personale ospedaliero non ha idea di quali siano le mansioni della guardia giurata e ci chiede cose che non possiamo fare. Il nostro lavoro cerchiamo di farlo sempre al meglio, ma è veramente difficile in queste condizioni. La stessa cosa vale anche per i colleghi dell’ospedale di Legnano”.

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