Il primo cittadino, insieme al fratello Cristiano detto “Il Duca” erano sugli spalti a Basilea. C’era anche Andrea Frassoni ex Assessore di Cassinetta. Centrodestra e Centrosinistra insieme per la Fiorentina
BASILEA – L’impresa era ardua ma alla fine dopo 120 minuti di passione e sofferenza, la Fiorentina conquista la finale di Conference League. Per le Italiane è un bel tris: Inter in finale Champions, Roma per l’Europa League e la Viola appunto che vola a Praga.
Impresa della Fiorentina, dunque, che rimonta il 2-1 dell`andata e supera il Basilea con il risultato di 3-1 ai supplementari qualificandosi per la finale di Conference. Decisive le due reti di Gonzalez nei 90` e di Barak al 128`: gol che regalano ai viola la possibilità di tenere in Italia il trofeo vinto lo scorso anno dalla Roma. La squadra di Italiano sarà in campo a Praga il prossimo 7 giugno: a contendere la coppa ci saranno gli inglesi del West Ham, che nell`altra semifinale hanno superato gli olandesi dell`Az.
Nota curiosa sugli spalti a Basilea c’erano i fratelli Del Gobbo, Luca primo cittadino di Magenta insieme al fratello Cristiano, già consigliere comunale. Ma in questo caso la politica c’entra pochissimo. Per loro una vita al seguito della Viola. E Luca, adesso, sembra essere tornato ai bei tempi in cui, frequentava la Fiesole con assiduità. Adesso il prossimo appuntamento è la finale di Praga. Chissà? Magari si porteranno appresso anche Pupo. Se così fosse, saremo i primi a dirvelo.
Ma il calcio unisce e così a Basilea c’era anche Andrea Frassoni (foto in basso), altro tifosissimo viola, già Assessore alla Cultura a Cassinetta con Domenico Finiguerra (con cui poi è entrato in rotta di collisione), in una Giunta civica ma che guardava dichiaratamente a sinistra.
Ieri sera erano tutti là i ‘Del Gobbo Brothers’ e Fassoni, insieme nel nome della Viola. Adesso manca l’ultimo sforzo e poi per il secondo anno consecutivo, un’italiana potrà alzare al cielo la Conference League, manifestazione continentale, introdotta due anni or sono e che di fatto, va a rimpiazzare la vecchia (e possiamo dirlo) ‘compianta’ Coppa delle Coppe.
