Magenta: ancora liti con feriti alle Aler, chi controlla la gestione degli alloggi?

La denuncia di Salvaggio: "Spesso non c'è corrispondenza tra gli assegnatari e chi effettivamente vive in un'abitazione"

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Ancora problemi alle case Aler di via Toti a Magenta. Ancora un intervento dei Carabinieri e, questa volta, è arrivata anche l’ambulanza. Erano le 23 di venerdì sera quando è scoppiata una lite. Probabilmente tra un residente e una persona che non vive alle Aler. Sulla dinamica e su quanto è esattamente accaduto sono in corso gli accertamenti da parte dei Carabinieri. L’equipaggio della Croce Bianca giunto da Magenta ha accompagnato un uomo di 47 anni al pronto soccorso dell’ospedale Fornaorli con il codice verde. Nulla di grave dal punto di vista sanitario, ma quello dell’altra notte è l’ennesimo episodio di violenza che i residenti non sono più disposti a tollerare. Le Aler di via Toti sono un quartiere di fatto senza nessuna protezione.

Chiunque può accedervi perché non esiste un cancello d’ingresso e una recinzione che delimiti lo spazio. Senza entrare nel merito di quanto accaduto l’altra notte vi sono stati dei problemi di persone che non sono residenti, ma che utilizzano gli spazi del complesso di via Toti creando disturbo a chi ci vive, spesso anziani con problemi di salute. L’allarme è stato lanciato anche a livello politico e la situazione è costantemente monitorata dalla stessa amministrazione comunale che mantiene i rapporti con Aler periodicamente. «Le forze dell’ordine fanno il massimo – commenta Enzo Salvaggio, consigliere comunale di opposizione per il Pd – ma servirebbero più controlli anche da parte di Aler. In particolare per quanto concerne gli alloggi e la corrispondenza tra gli assegnatari e chi, effettivamente, vive in quelle case». Nel recente passato è accaduto un po’ di tutto. Dai motorini incendiati, agli schiamazzi notturni, al lancio di oggetti contro le finestre.

Con buona pace di chi da anni vive in quel complesso a ridosso della linea ferroviaria Milano – Torino e vorrebbe farlo in pace. Gli episodi di violenza poi si concentrano in alcuni punti ben conosciuti. «La domanda che dobbiamo porci è se questi episodi di violenza continui che costringono i Carabinieri ad intervenire – continua Salvaggio – vedano per protagonisti coloro che effettivamente sono residenti negli alloggi. In molti casi si tratta di persone esterne, eppure questi fatti continuano ad accadere. Perchè?».

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