Nei giorni scorsi, la nostra scuola media ha ospitato un evento speciale: la seconda edizione delle Olimpiadi scolastiche, un evento che ha coinvolto alunni di tutte le classi in una competizione educativa all’insegna del divertimento, della sfida e della collaborazione.
Organizzate in piccoli gruppi, le squadre, miste per genere e abilità, si sono sfidate in una serie di prove che hanno spaziato tra diverse discipline: quiz di logica, prove di grammatica, escape room digitali, sfide sportive di ginnastica, gare in lingua inglese, giochi di arte e tecnologia. Ognuna di queste, pensata per stimolare intelligenze multiple e valorizzare il contributo di ciascun partecipante, ha messo in luce le molteplici risorse dei ragazzi, dal ragionamento critico alla creatività, dall’agilità fisica alla padronanza linguistica.
“L’iniziativa, dal titolo “Vedo, sento, parlo”, inserita nell’ambito dell’Educazione civica – ha sottolineato il dirigente scolastico, prof. Davide Basano – ha avuto quest’anno l’obiettivo di promuovere nei nostri studenti, attraverso il gioco di squadra, una riflessione sui principi fondanti della cittadinanza attiva, della responsabilità individuale e collettiva, e sull’importanza di contrastare atteggiamenti di indifferenza e di omertà.”
Alla fine della mattinata, i gruppi vincitori sono stati premiati per ciascun livello di classe, ma i veri protagonisti sono stati tutti gli studenti che, con entusiasmo e spirito di squadra, hanno reso le Olimpiadi molto più di un momento di svago. Attraverso il gioco e la competizione, gli alunni hanno scoperto il piacere di imparare in modo alternativo, lontano dai banchi e dai metodi tradizionali, favorendo la collaborazione tra pari, incoraggiando i ragazzi a valorizzare le reciproche competenze e a sostenersi a vicenda.
L’apprendimento attraverso il gioco rappresenta una metodologia efficace per coinvolgere i ragazzi in attività che stimolano non solo le loro conoscenze, ma anche le competenze trasversali: capacità di lavorare in gruppo, problem-solving, gestione del tempo e dello stress.
Le Olimpiadi d’Istituto sono pertanto un esempio di come la scuola possa trasformarsi in un laboratorio di esperienze significative, dove il sapere si costruisce attraverso il fare e il confronto, e dove ogni alunno ha l’opportunità di mettersi in gioco e scoprire il proprio valore, dimostrando come l’apprendimento non sia solo un dovere, ma possa trasformarsi anche in un’esperienza piacevole e divertente. Come scriveva Gianni Rodari: “Nelle nostre scuole, generalmente parlando, si ride troppo poco”, sottolineando l’importanza del benessere emotivo degli studenti, favorito da un clima positivo e da un approccio gioioso e creativo alla didattica.
Grande soddisfazione dunque per gli obiettivi raggiunti, espressa dai membri del Comitato organizzativo delle Olimpiadi, composto dai docenti: S. Africano, A.M. Bregoli, D. Colombo, C. Lupo, Martucci, V. Meneghello, M.T. Quattrone, M. Scelsi.
Natalia Tunesi