Magenta: addio a Claudio Garavaglia, “Mister Volkswagen-Audi”

Se ne è andato a 84 anni lunedì i funerali nella sua Pontenuovo

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In questa calda estate, Magenta perde un’altra figura storica che riporta agli anni ’80 e ’90 e all’epoca del benessere e dello sviluppo per la nostra città. Claudio Garavaglia se ne è andato all’età di 84 anni. Per molti che l’hanno conosciuto è stato in primis “Mister Volkswagen-Audi”. Un altro simbolo che viene a mancare della ‘Città che fu’ di quel modello plastico di comunità con una sua identità ben precisa, ben diversa dalla realtà attuale molto più piatta, anonima ed impersonale.

La sua attività sorgeva lungo l’ex Statale 11 sul curvone che porta a Pontenuovo dove abitava con la sua famiglia. Una vita in officina poi il grande salto e l’apertura di una concessionaria che negli anni ruggenti ha avuto una rapida espansione i cui segni di quello che avrebbe poi dovuto essere ancora sono lì ad imperitura memoria.
Era titolare sul nostro territorio dei marchi tedeschi più ambiti (poi arrivò anche la Skoda), pregiati e che andavano alla moda. Chi scrive ha dei ricordi nitidi di quella concessionaria dove acquistò la sua prima Golf blu scuro.

Accanto al ‘Sciur Claudio’ c’era tutta la famiglia che ‘trottava’, oltre al braccio destro Sergio Castiglioni. Il signor Claudio, lo ricordiamo sempre in movimento tra l’officina e la zona vendite. Una sorta di moto perpetuo.

Era una persona schietta, con il quale s’intavolava velocemente la trattativa per la macchina. Non era uno di quelli che ci girava attorno, insomma, o la portavi a casa, oppure ciccia…

Indubbiamente oltre ad essere un gran lavoratore era anche un bravo commerciante, o come si diceva a quei tempi ‘mediatur’ perché per molte famiglie in quell’epoca l’acquisto di un’automobile non era mica come prendere un caffè… L’auto all’epoca non è che te la prendevi coi mille finanziamenti (o pseudo tali…) che ci sono oggi. Certo non mancavano i furbi o quelli che prendevano l’auto con le cambiali.

Però era decisamente un altro mondo rispetto a questo. Anche il rapporto che s’instaurava con il concessionario era totalmente differente. Diretto, fiduciario, come era quel mondo costruito ancora sulla stretta di mano.

Ed era così anche col ‘Sciur Claudio’ solo all’apparenza un po’ burbero. In realtà chi scrive e tutta la sua famiglia era affezionato a quella concessionaria, tant’è che poi arrivarono un’altra Golf GT grigia metallizzata, un’Audi A3 1.8 Turbo con un motore da paura – quella fu amore a prima vista perché era là in pronta consegna con gli interni nerazzurri che sembrava ti dicesse … portami a casa con te – e anche un’Audi A2 1.4 TD sempre grigio metallo, auto forse un po’ troppo moderna e poco compresa dal nostro mercato anche se versatile e affidabilissima come tutte le tedesche.

Poi, purtroppo, con l’avanzare degli anni 2000 anche il mercato dell’automobile e delle concessionarie è cambiato parecchio. Tant’è che chi aveva fatto sforzi e pesanti investimenti per tenersi stretti quei marchi come rivenditore ufficiale si trovò in grossa difficoltà. Fu così anche per la Garavaglia Auto. Una vera beffa. Ma si andò avanti in altro modo.

Questo è un capitolo di cui non piace parlare, soprattutto perché ci porta ad un periodo in cui si sfilaccia sempre più il rapporto venditore cliente che ci conduce ai giorni nostri. E’ capitato a tutto il mondo del commercio e quello dell’automobile non ha fatto difetto alla regola. Sono spuntati mille rivenditori, sempre meno concessionari autorizzati, il cliente sempre più visto come numero, una montagna di venditori che appena esci già non si ricordano più che faccia hai …basta staccare la provvigione…

Saremo inguaribili nostalgici ma il periodo del ‘Sciur Claudio’ ci racconta un’altra storia di cui siamo stati fortunati testimoni.

E benché per motivi di salute avesse ormai passato da tempo la mano, gli anni della Garavaglia Auto ce li abbiamo ancora ben impressi nella mente come se fosse ieri. Sarà anche che un’automobile ha un valore che va ben oltre quello materiale e si porta con sé tanti ricordi di una vita.

Lunedì chi lo vorrà potrà dare l’ultimo saluto a Claudio Garavaglia nella Parrocchiale di Pontenuovo. Alla moglie Giovanna, alle figlie Barbara e Nadia e a tutta la famiglia, le condoglianze della redazione di TN. Per il defunto non fiori ma opere di bene per l’Hospice di Abbiategrasso.

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