Magenta, 120 anni per la basilica di San Martino: ricordiamo il programma dal 23 al 27 ottobre 1903

Un programma denso di eventi religiosi con tanto di fuochi d'artificio alla fine. Furono 5 giorni di grande festa per l'inaugurazione e la consacrazione della basilica.

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Un programma denso di eventi religiosi fu quello predisposto 120 anni fa. Una grande festa per Magenta e per tutto il circondario dal 23 ottobre al 27 dello stesso mese. Venne inaugurata e consacrata la bellissima basilica di San Martino a Magenta. Circolano alcune locandine di quel programma. Una stampata dalla tipografia Banfi è in possesso di Francesco Bigogno. Una originale si trova in chiesa. Non è un pezzo unico, ma è un documento importante e bello da ricordare. La basilica di San Martino inaugurata nel 1903, ma la prima pietra venne posta nel 1893 su volere di don Cesare Tragella.

“L’idea gli venne perché la vecchia prepositurale era trascurata – commenta Bigogno – e necessitava di restauri. Si scelse di abbandonarla perché era delocalizzata e a Magenta stava crescendo la cittadinanza. Don Tragella e un apposito comitato decisero per una prepositurale in pieno centro, più ampia”. Oggi come all’ora c’era bisogno di soldi. Don Tragella si adoperò inm ogni modo. Scrisse anche ai paesi della battaglia senza ricevere denaro. “Alla fine furono i magentini a dare i fondi per realizzare la basilica. – continua – Segno di grande devozione popolare e attaccamento – Basilica che venne inaugurata e consacrata nel 1903, con sei cappelle da nord a sud. È lunga 87 metri per 30”.
Nel 1910 arrivò il parroco Bernareggi che decise di costruire anche una torre campanaria con 8 campane, sei recuperate dalla vecchia prepositurale e due donate dallo stato d’Austria. I ringraziamenti andarono famiglia Fornaroli per le risorse messe a disposizione. Nel 1924 il parroco don crespi decise di realizzare la facciata che venne inaugurata nel centenario della battaglia. “L’idea di don Tragella era di creare una chiesa sacrario, – aggiunge – ma la diocesi rifiutò l’idea. Il cardinal Ferrari, che fece l’inaugurazione, non ne volle sapere”.

Tanti avvenimenti per quella grande festa che durò 5 giorni. Nel pomeriggio del 23 ottobre una delegazione accolse il cardinal Ferrari che visitò la chiesa e il campo santo. Dalle 4 del mattino del giorno ci furono le messe e alle 6.15 venne consacrata la basilica. E poi le cresime. Il 25 la santa messa venne celebrata dal vescovo di Vigevano e poi da quello di Lugano. La borgata venne completamente illuminata e il 26 il cielo venne infiammato dai fuochi d’artificio. Il 27 la santa messa solenne chiuse i festeggiamenti. Al 120esimo della basilica si aggiunge il 110° del campanile inaugurato nel 1913.

Ricordiamo i nomi di quel comitato che si occupò dell’organizzazione: Fumagalli Luigi, Ponti Filippo, Colombo Camillo, Cavallè don Pietro, Piccaluga Enrico, Sacchi Angelo, Fumagalli don Giuseppe, Pina Achille, Ghirlanda Carlo, Bargna don Antonio e Lanticina Giuseppe che supportarono don Tragella.

■ Prima Pagina

Ultim'ora

Altre Storie

Pubblicità

Ultim'ora nazionali

Altre Storie

Pubblicità

contenuti dei partner