Da ex Primario dell’Urologia dell’Ospedale di Magenta non posso che complimentarmi per il recente annuncio da parte dell’attuale Primario di aver eseguito l’asportazione di un rene per via laparoscopica con grande vantaggio per il decorso postoperatorio e la ripresa dell’attività per la paziente che l’ha subita.
Riceviamo & Pubblichiamo DA MAGENTA- “E’ un segno della continuità che l’opera iniziata oltre 50 anni fa dal compianto Prof. Zanollo si mantiene di elevata qualità.
Nei 18 anni in cui ho avuto l’onore di guidare questo reparto ho cercato sempre di mantenere alta la fama dell’Urologia di Magenta sia per quanto riguarda il servizio per il territorio e aree limitrofe o altre regioni italiane sia per la ricerca in ambito clinico. Tale fama è stata riconosciuta da una attività sempre molto intensa, nonostante il graduale depauperamento di personale medico e infermieristico, dalla presentazione di molteplici relazioni e comunicazioni durante Convegni nazionali e internazionali, dalla nomina a Presidente della Società Italiana di Urodinamica e dalla pubblicazione di numerosi articoli scientifici su riviste nazionali e internazionali.
Ma oltre all’obiettivo principale di ricerca nel nostro lavoro nei riguardi della Vescica Neurologica e dell’Incontinenza Urinaria, abbiamo sempre mantenuto aggiornati gli standard di trattamento chirurgico e conservativo urologici attraverso la laparoscopia (le nostre prime nefrectomie laparoscopiche risalgono a 20 anni fa), la chirurgia endoscopica della calcolosi urinaria (i nostri primi interventi per via percutanea della calcolosi renale risalgono a oltre 25 anni fa e quelli per via ureteroscopica della calcolosi ureterale a oltre 30 anni fa), la chirurgia endoscopica della ostruzione prostatica tra i primi in Italia ad utilizzare la tecnica bipolare e poi con l’uso del Laser negli adenomi prostatici particolarmente grandi e senza nemmeno trascurare un ambito della Urologia generalmente non considerato in altri Reparti come L’Urologia Pediatrica oggi praticata soprattutto dai Chirurghi Pediatri.
L’unico rammarico è l’impossibilità di veder proseguire l’attività del Reparto nell’ambito dell’Urologia Funzionale per raggiunti limiti di età o trasferimento di chi si era dedicato a proseguire l’argomento di maggiore interesse del Prof. Zanollo e del sottoscritto. Purtroppo il problema non riguarda solo Magenta, ma anche tutta la Lombardia per la carenza di Centri Pubblici che si occupino ad esempio ma non solo di trattamento chirurgico dell’incontinenza urinaria maschile (ad esempio dopo prostatectomia radicale per tumore) o disturbi di svuotamento vescicale funzionale ovvero non indotti da un ostacolo meccanico ma da una disfunzione neuromuscolare. Mi auguro che la Regione prenda prima o poi a cuore tale carenza e permetta di tornare a trattare queste problematiche con l’attenzione e i risultati che si erano ottenuti in passato.
Prof. Sandro Sandri
Direttore Emerito delle Unità Operative di Urologia dell’Ospedale di Magenta e di Legnano
Presidente Emerito della Società Italiana di Urodinamica
Professore a Contratto presso la Scuola di Specialità in Urologia dell’Università degli Studi di Milano