L’uovo di Ortone svela il suo delicato e affettuoso mistero solo alla fine dello spettacolo

Gran finale sul palco con le classi quinte della scuola Santa Caterina che hanno lanciato un messaggio rivolto a tutti sulla responsabilità della cura nei confronti dell’altro.

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Piume colorate, orecchie giganti, cacciatori e clown. Gli oltre 90 alunni delle quattro sezioni della scuola primaria Santa Caterina da Siena al Cinemateatronuovo mercoledì sera 22 maggio hanno dato prova delle loro nuove competenze dopo un laboratorio di teatro di 10 ore per classe che li ha impegnati in questo ultimo anno.

Guidati nel percorso da Simone Migliavacca, che dello spettacolo finale ha curato anche la regia, gli alunni e le alunne hanno gestito in autonomia i diversi quadri pieni di cambi d’abito, dialoghi e colorare coreografie.

Il via alla serata speciale, basata sul libro scritto dal Dr. Seuss, tradotto da Anna Sarfatti e pubblicato nel 1940, è stato dato dal Dirigente Scolastico dell’IC Fontana Davide Basano che, nel salutare i genitori, ha ricordato come questi siano stati “anni molto particolari dal punto di vista della socializzazione e degli apprendimenti a causa della pandemia”. Un periodo affrontato grazie all’impegno e alla collaborazione tra scuola e famiglie.

Eccolo lì Ortone, appollaiato su un albero a covare un uovo che sente sempre più suo. “Ortone in questi mesi è diventato un nostro amico, un personaggio con grandi qualità a cui ognuno di noi ha deciso di ispirarsi per diventare una persona migliore, per crescere responsabilmente in modo da realizzare a pieno se stessi”, ha spiegato la maestra Miriam Arengi, presidente di interclasse quinta. “Da Ortone abbiamo imparato l’importanza di essere leali e affidabili. Grazie a lui ci siamo resi conto che l’attenzione nei confronti degli altri deve essere una qualità che anima le nostre giornate anche a costo di rinunce e sacrifici, con lui abbiamo scoperto che il tempo assume un significato autentico nella misura in cui riusciamo a prenderci cura con affetto e dedizione delle persone”.

Ad apprezzare il momento teatrale anche l’assessore all’Istruzione di Magenta Giampiero Chiodini, che si è complimentato con le classi per il tema affrontato e la capacità espressiva.
Infine, un ringraziamento a Simone Migliavacca da parte dei bambini e delle bambine fatto “con il cuore, perché grazie a questa esperienza siamo maturati e siamo diventati più consapevoli delle nostre azioni e abbiamo imparato anche a gestire meglio le nostre emozioni, soprattutto in situazioni nuove o messi alla prova”.
La colonna sonora dello spettacolo è stata realizzata con le canzoni di Jovanotti, che hanno aggiunto ritmo e modernità coinvolgente anche alla platea: “Ho visto che quelle canzoni potevano offrire le parole giuste alla narrazione”, ha spiegato il regista.
E quindi, “Qui lo dico e qui lo penso”: Bravi!!!!!!!

■ Prima Pagina

Ultim'ora

Altre Storie

Pubblicità

Ultim'ora nazionali

Altre Storie

Pubblicità

contenuti dei partner