Se si considerasse la Lombardia come un’economia nazionale, sui 27 Paesi dell’Unione Europea, “sarebbe decima per Pil, con 480,6 miliardi di euro nel 2023, subito dopo l’Irlanda e prima di Paesi come Austria, Danimarca, Finlandia”. Lo ha detto il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, ieri nel corso del suo intervento in occasione dell’Assemblea di Assolombarda a Milano.
Piu’ del 58 per cento di questo valore “e’ generato dai territori raccolti in Assolombarda: Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia” ha aggiunto. L’economia lombarda “performa meglio delle principali economie europee”, ha spiegato Spada, osservando che rispetto al pre-Covid19, questo territorio e’ quello che sia in valori assoluti sia in valori pro-capite “e’ cresciuto piu’ di tutti”. Tra il 2019 e il 2023 il Pil della Lombardia e’, infatti, cresciuto del +6,7 per cento. Mentre l’Italia ha fatto +4,6 per cento. La Spagna +3,6 per cento. La Francia +2,4 per cento. La Germania solo +0,5 per cento. La competitivita’ della Lombardia si riflette innanzitutto sui mercati internazionali con un valore di export pari a 163,6 miliardi di euro (2023) sui 626,2 dell’Italia, che a sua volta ha registrato un record incredibile, gia’ da alcuni anni. Anche in questo caso l’economia lombarda fa una performance migliore di Paesi interi come Ungheria, Danimarca, Portogallo, Finlandia. I territori di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia, in tutto questo, fanno di export piu’ del 13 per cento a livello nazionale e piu’ del 50 per cento a livello regionale con 82,2 miliardi di euro. Quindi, “siamo convinti che dentro questi dati ci sia un nostro modello industriale fondato sulla qualita’, sull’innovazione, sulla diversificazione dei prodotti” ha concluso.