Logistica: in Lombardia 802 magazzini e 216 mila addetti

I dati emersi in Regione

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La logistica ha un ruolo strategico decisivo per lo sviluppo socio economico di un territorio, soprattutto in ambiti come quello lombardo con vocazione di ‘traino’ per un’intera nazione.

A quasi un anno dall’approvazione della legge regionale che ha disciplinato il settore (l.r. 15/2024), nelle commissioni Sviluppo economico e Territorio di Regione Lombardia, presiedute da Marcello Ventura (FdI) e da Jonathan Lobati (FI), è stato fatto il punto sull’evoluzione di un’attività che si pone in relazione con diverse tematiche come l’assetto delle strutture aziendali, l’intreccio tra rete dei trasporti e insediamenti di raccolta, il consumo di suolo. Argomenti sviscerati in una ricerca di Polis-Lombardia, presentata oggi, che ha evidenziato trend, opportunità ed eventuali criticità.

La ricerca è stata illustrata da Raffello Vignali (direttore scientifico di Polis), dal professor Roberto Zucchetti (Università Bocconi) e da Silvia Ronchi e Alessandro Maisano (Politecnico di Milano). Innanzitutto i numeri: in Lombardia sono presenti 802 magazzini su oltre 12 milioni di mq (28% della superficie logistica italiana), con più di 216 mila addetti (concentrati in prevalenza nella Città Metropolitana di Milano (51%) e un valore aggiunto prodotto dall’intero settore stimato in 15,76 miliardi di euro.

“Sono dati -commenta il presidente Ventura, che ha coordinato la riunione- che confermano la leadership nazionale della Lombardia e l’importanza che riveste la logistica per la nostra economia. La logistica non ha solo un valore strategico ma rappresenta un’attività globale che richiede una funzionale e sostenibile relazione tra ricerca, formazione del personale, sostenibilità ambientale, evoluzione tecnologica. A sostegno del settore la Lombardia assicura infrastrutture adeguate, semplificazione amministrativa e pianificazione condivisa, fattori valorizzati dalla recente legge regionale”.

Negli ultimi 25 anni la logistica ha richiesto un consumo di circa 2040 ha di suolo libero attraverso un trend in crescita sensibilmente ridottosi negli ultimi cinque anni. Considerando i territori, la Città Metropolitana di Milano e la Provincia di Pavia risultano essere quelle più impattate dal processo di trasformazione, seguite da Bergamo e Mantova. Meno interessate dalla dinamica logistica risultano invece le province di Como, Lecco, Monza e Brianza, Sondrio e Varese. Il contesto lombardo continua ad essere particolarmente attrattivo per le aziende del settore.

Qui infatti ha sede il 18% delle imprese italiane di logistica, percentuale superiore a quella che caratterizza il totale delle imprese (16,1%). Si tratta di oltre 25 mila aziende, un numero da quindici anni in costante diminuzione a causa del fenomeno della concentrazione che determina in positivo un rafforzamento di ogni singola realtà. I centri intermodali sono 13, ma la ricerca sottolinea la necessità di un loro incremento (è ancora significativo il fenomeno della parcellizzazione dei siti, come conferma il dato di 47 ambiti, il 42% del totale, superiori ai 10 ettari). Tra i temi evidenziati dai ricercatori: l’importanza di personale specializzato e la necessità di migliorare la qualità del lavoro nei siti.

Numerosi gli interventi dei Consiglieri regionali, che hanno posto domande di approfondimento e considerazioni sulla situazione lombarda.

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