Le piogge salvano risicoltura e agricoltura del Novarese: lago Maggiore in costante risalita

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NOVARA – Le piogge degli ultimi giorni, le prime di una certa consistenza dopo 18 mesi di siccita’, stanno gradualmente riportando a una situazione gestibile il Lago Maggiore, che e’ il principale “polmone” di tutto il sistema irriguo della pianura risicola novarese.

Da una ventina di giorni il livello e’ stabilmente al di sopra della media storica. Ieri sera l’idrometro di Sesto Calende indicava quota 120 centimetri sopra lo zero idrometrico, la media e’ di 108 cm. Un anno fa, il 4 giugno del 2022, il livello si fermava a 15 centimetri sopra lo zero, indicando gia’ una situazione di sofferenza che sarebbe andata peggiorando nelle settimane successive. La differenza e’ piu’ che significativa: 105 cm in piu’ di livello del Lago Maggiore corrispondono a circa 220 milioni di metri cubi d’acqua. Anche la quantita’ d’acqua che attraverso lo sbarramento della Miorina defluisce nel Ticino e’ molto piu’ rilevante: si calcolano ieri 316 metri cubi al secondo, circa il 50% in piu’ rispetto ai 203 metri cubi al secondo del 2022.

Il primo e più importante indicatore viene appunto dal Lago Maggiore, il cui livello da maggio è tornato sopra i 120 centimetri sullo zero idrometrico, un valore che non si vedeva dal 7 novembre del 2021. Un aumento repentino che si è registrato nel giro di pochi giorni: il 20 aprile il livello era attorno ai 30 centimetri. Questo innalzamento è inevitabilmente dovuto alle piogge ma anche alla serrata della Diga della Miorina, quella che regola il deflusso dal Verbano al Ticino. In tutti questi giorni l’acqua erogata è stata sotto i 100 metri cubi al secondo contro un valore medio del periodo che sarebbe oltre i 400.

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