― pubblicità ―

Dall'archivio:

Lavoro, il demografo: generazione senza stabilità, difficile fare figli

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

“Se i contenuti del provvedimento del primo maggio sono quelli anticipati, vuol dire che il governo si sta muovendo nella direzione opposta a quello che una logica orientata allo sviluppo vorrebbe”.

Lo dice in una intervista a Repubblica Alessandro Rosina, ordinario di Demografia e statistica alla Cattolica, coordinatore scientifico dell’Osservatorio giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo.”A intervenire stavolta è un governo che vuole dichiaratamente dare mano più libera possibile agli imprenditori nell’illusione che basti a creare sviluppo – afferma – Invece la visione deve essere complessiva: la flessibilità che funziona non è quella che mette i datori di lavoro in condizione di assumere i giovani senza impegnarsi per il loro futuro, ma quella che li fa sentire valorizzati, parte di un progetto, non solo braccia e menti al soldo di un’impresa senza alcuna prospettiva né coinvolgimento”.Per Rosina, servono “posizioni anche iniziali, il più possibile stabili, decentemente retribuite, non mortificanti e tali da garantire e invogliare la crescita progressiva di esperienze e competenze. Il continuo slittamento verso una flessibilità esasperata, con contratti sempre più evanescenti, scoraggia i giovani in modo irrimediabile. Non ci stupiamo se aumentano i Neet o le fughe all’estero. Oltretutto, la fase storica di decremento demografico, in Italia peggio che altrove, richiede tutt’altro approccio”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi