Ladri di rame al cimitero di Magenta: depredate almeno sette cappelle

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Mentre al cimitero di Magenta continuano i lavori per risolvere i danni ingenti causati dal recente maltempo i ladri di rame non si fermano. Sarebbe accaduto poche notti dopo la tromba d’aria quando ignoti hanno scardinato i lucchetti del cancello sul lato che guarda verso strada Pontevecchio, e hanno trafugato il rame da diverse cappelle. Almeno sei o sette, oltre ad un paio di tentativi.

MAGENTA – “E’ la seconda volta che succede alla cappella della mia famiglia – spiega Teresio Di Nello – Mentre lo scorso anno avevo subito il furto, in questa occasione non sono riusciti ad asportare la lastra di rame, tentando solo di sollevarla. Tutte le cappelle vicine alla mia sono state depredate del rame. Un danno ingente per tutti, oltre ad un duro colpo perché vedersi toccare le tombe che custodiscono i propri cari lascia il segno. E’ un gesto ignobile che non merita commenti”. Il lato vecchio del cimitero, lungo via Fanti, vede, in questi giorni, numerosi operai al lavoro per sistemare la tettoia danneggiata dalla recente tromba d’aria. Per alcuni giorni l’ingresso per le visite ai colombari di quel lato sarà interdetto. Sull’altro lato, quello nuovo, il danno non è stato colpa del maltempo.

I lucchetti scardinati sono stati gettati a lato del cancello, così come dietro le altre due cappelle prese di mira dalla parte opposta, si notano i canali del cosiddetto oro rosso abbandonati dai ladri in fuga. Contro i ladri di rame la battaglia sembra persa in partenza. Agiscono solitamente a notte fonda e vanno a colpo sicuro. Questa volta, magari, hanno contato sul fatto di mimetizzare il furto con i recenti disastri da maltempo. “Auspichiamo che si mettano delle telecamere anche in questa zona del cimitero – conclude Di Nello – e che si facciano dei controlli. Pare che qualcuno, che vive di fronte al cimitero, abbia notato dei movimenti strani. Ma non abbia poi allertato le forze dell’ordine”.

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