A seguito di un’operazione congiunta dei Militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Chiavenna e dei Funzionari in servizio presso il Valico di Villa di Chiavenna, e’ stato sequestrato un dispositivo d’offesa del tipo taser in violazione delle norme sul possesso di armi.Il taser era occultato nel bagaglio personale e trasportato da un cittadino di nazionalita’ italiana proveniente dalla Svizzera e diretto in Italia a bordo di un’autovettura privata.I funzionari operanti, sentito il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Sondrio, hanno proceduto quindi al sequestro del corpo del reato e alla denuncia a piede libero del transitante per violazione in materia di possesso d’armi.
Il taser è una pistola elettrica, detto anche dissuasore o storditore, che viene classificata tra le armi da difesa in quanto utilizza l’elettricità per generare una contrazione muscolare talmente forte da paralizzare la persona colpita. Il taser è dotato, infatti, di basso voltaggio ed è oggi utilizzato dalle Forze dell’Ordine del nostro Paese in condizioni di sicurezza, ma prima di approfondirne il funzionamento apriamo una parentesi per risalire alle sue origini. Il taser ebbe origine agli inizi del 1970 da un’idea del tutto innovativa di John Cover, che consisteva nell’utilizzare due freccette collegate ad un generatore di scarica con un sottile filo elettrico isolato ad una distanza di 5 o 6 metri per produrre una scarica elettrica a distanza.
Il taser, il cui acronimo, Thomas A. Swift’s Electronic Rifle rimanda ad un eroe del fumetto dell’epoca, Thomas A. Swift appunto, nacque da un miglioramento dei manganelli elettrici e ispirò la realizzazione delle prime armi ad alto voltaggio, che furono progettate a partire dal 1998.