“La brughiera non si tocca, no all’espansione di Malpensa”: Sindaci del Castanese compatti, ma l’assemblea del Parco rinvia la decisione

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I Sindaci del Castanese sono compatti. Indipendentemente dall’appartenenza politica vogliono tutelare il proprio territorio. L’altro giorno, all’assemblea dei sindaci del Parco del Ticino tenutasi presso Villa Castiglioni a Pontevecchio di Magenta, hanno votato contro il rinvio del punto all’ordine del giorno relativo alla costituzione di un Sito di Interesse Comunitario (SIC) per la conservazione della Brughiera della Malpensa. Ma questo non è bastato. La maggioranza ha votato per il rinvio a data da destinarsi con 150 voti su 233.

TURBIGO – «Da una decina di anni ci occupiamo dei problemi, connessi al nostro territorio, dell’aeroporto della Malpensa – spiega Fabrizio Allevi, Sindaco di Turbigo – Una posizione che, per il nostro comune non è mai mutata fin da quando era sindaco Christian Garavaglia. Mi sono espresso in più occasioni sulla Brughiera, considerata area di eccellenza nel sud Europa e dobbiamo arrivare ad un percorso che la valorizzi. Tale punto di arrivo dovrebbe essere proprio il riconoscimento di sito di interesse comunitario». Oltre a Turbigo anche gli altri comuni hanno votato contro: Buscate, Cuggiono, Castano Primo. «Noi, come piccoli comuni a ridosso dell’aeroporto siamo toccati da vicino dalle ritte degli aerei anche notturne – continua – Sono un sindaco di centro destra, ma facciamo ragionamenti differenti. Che non devono essere necessariamente green, ma semplicemente di buon senso. Personalmente non sono nemmeno un grande frequentatore della brughiera, ma è un valore che dobbiamo preservare. E poi il nostro non è stato un voto contrario, ovvero un no secco come spesso abbiamo visto per altre situazioni. Siamo portatori di un percorso alternativo che è certamente più oneroso e faticoso».

Ottenere il riconoscimento di Sic vorrebbe dire porre fine a qualsiasi futura espansione di Malpensa. Ma quello che non piace ad Allevi è che i sindaci che hanno votato per il rinvio lo abbiano motivato con la necessità di capire e approfondire la questione quando sarebbe bastato essere più espliciti. «Mi è stato chiesto di astenermi – aggiunge – ma io non sono uno che nella vita si astiene. A mio parere rinviare la questione non ha alcun senso. Lo potrebbe avere qualora questo lasso di tempo dovesse servire per convincere altri comuni». Cosa che appare quanto mai improbabile. Favorevoli al rinvio erano i 9 sindaci del Cuv sul Masterplan Malpensa, i sindaci di Magenta e Abbiategrasso, Gallarate, le provincie di Varese e Pavia. «Il Parco dovrebbe difendere dei valori – conclude Allevi – il presidente Beltrami era riuscito a mettere d’accordo tutti su certe questioni. E’ questo che manca, la forza di tenere tutti uniti. Cosa che dovrebbe fare il Parco».

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