MILANO – Ben 3,6 miliardi di euro. E’ questo il costo stimato degli infortuni sul lavoro in Lombardia sulle 65.465 denunce segnalate nei primi sette mesi del 2023. L’analisi all’interno di “Non sicurezza, quanto mi costi?”, il 1 report sulla salute e la sicurezza sul lavoro promosso da Confcooperative Lavoro e Servizi Lombardia in occasione della partecipazione al Safety Expo di Bergamo, ospite all’interno dello stand di AiFOS, Associazione Italiana Formatori e Operatori della Sicurezza sul lavoro e della cooperativa Aifos Service soc. coop.
In Lombardia gli infortuni sul lavoro, da gennaio a luglio 2023, sono diminuiti del 22%. Una progressione positiva, non per tutti i comparti. I dati rilevati da Confcooperative Lombardia ci dimostrano significative variazioni. Tra i piu’ virtuosi, in primis, il settore sociale e sanitario che passa da 10.481 a 2.469 denunce di infortunio (-76%). Una contrazione da ricondurre pero’ in gran parte alla minor incidenza dei contagi professionali da Covid-19. Buone notizie anche per il facility management (trasporto e magazzinaggio), tra i settori di riferimento di Confcooperative Lavoro e Servizi Lombardia. Anche in questo caso si registra un saldo negativo rispetto agli infortuni denunciati nello stesso periodo del 2022 segnando un – 31%. A segnare il dato peggiore il comparto industriale legato alla produzione di bevande che cresce per denunce di infortunio del 45%. Rilevante anche l’impatto del tessile che vede un aumento in Lombardia del 22% nel settore del confezionamento e del 7% all’interno delle aziende classificate con codice Ateco C13 legato all’industria tessile. In Lombardia, inoltre, crescono gli infortuni in itinere. Molto spesso quando si parla di infortuni l’immagine piu’ radicata e’ l’incidente sul lavoro in ambito aziendale.
I dati dimostrano il contrario. Da gennaio a luglio 2023 infatti, in controtendenza, gli infortuni in itinere sono aumentati, passando dai 10.059 dello stesso periodo del 2022 ai 10.662 di quest’anno. Suddividendo il dato per provincia in assoluto la piu’ virtuosa e’ Pavia, che fino a luglio registra un calo costante di denunce di infortuni sia in azienda che in itinere. Per incidenti in itinere, tra i primi posti, positivo il dato di Bergamo e Lodi, maglia nera Milano e Brescia. In azienda, le province che segnano il calo piu’ significativo quelle di Monza e della Brianza, Milano e Brescia.
Al contrario crescono Bergamo, Varese e Lodi. Nei primi sei mesi dell’anno in Lombardia si sono verificati 6 infortuni mortali ogni 1000 occupati. Indice in calo del 29,4% rispetto al 2022, ma stazionario guardando al 2021.
In generale, le statistiche indicano per la Lombardia, in questi primi 7 mesi del 2023, un’incidenza di infortuni mortali sul totale degli infortuni denunciati pari allo 0,15%. Al di sopra 7 province, di cui le prime tre risultano Cremona (0,26%), Sondrio (0,24%) e Brescia (0,21%). Tra quelle con l’incidenza piu’ bassa Mantova (0,07%) e Monza e della Brianza (0,08%). Il miglior dato in assoluto e’ pero’ quello di Lecco, con nessun incidente mortale da inizio anno.