Imprenditore ucciso a Basiglio nel 2019, chiesti ergastolo e 26 anni per i due imputati

La PM chiede isolamento diurno per Francesco Romeo, accusato di aver sparato a Giuseppe Giuliano; 26 anni per Davide Milazzo

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Si avvia alle battute finali il processo per l’omicidio di Giuseppe Giuliano, l’imprenditore edile di 64 anni ucciso il 25 febbraio 2019 a Basiglio, nel Milanese. La pubblico ministero di Milano, Rosaria Stagnaro, ha formulato le sue richieste di condanna davanti alla Corte d’Assise di Milano.

La PM ha chiesto l’ergastolo, aggravato dall’isolamento diurno, per Francesco Romeo, 75 anni, considerato l’esecutore materiale dell’omicidio. Per il secondo imputato, Davide Milazzo, 62 anni, è stata richiesta una condanna a 26 anni di reclusione.

Le richieste sono state motivate dall’assenza di attenuanti per Romeo, mentre a Milazzo sono state concesse le attenuanti generiche. La prossima udienza, che vedrà la continuazione del dibattimento, è fissata per il 5 novembre.

I due fermi, che hanno dato una svolta al “cold case”, erano arrivati l’11 luglio 2024 grazie alle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, coordinate dal PM Stagnaro, e all’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Cristian Mariani.

Secondo l’accusa, sarebbe stato Romeo a sparare a Giuliano con una pistola, colpendolo con due dei tre proiettili esplosi, mentre Milazzo avrebbe avuto il ruolo di autista, accompagnando Romeo a bordo di un’auto rubata sulla scena del delitto.

Fondamentali per l’inchiesta sono state proprio le dichiarazioni di Milazzo. Quest’ultimo, infatti, ha rotto il silenzio dopo anni, sostenendo di aver deciso di parlare per paura di Romeo, che lo avrebbe in passato minacciato per “assicurarsi il suo silenzio” e che avrebbe tentato persino di ucciderlo. Milazzo ha inoltre riferito che il movente del contrasto tra Romeo e Giuliano sarebbe stato legato a un affare non andato a buon fine su alcune pellicce rubate.

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