E’ tornato al lavoro subito Oscar, il tassista di 75 anni che è stato rapinato mentre stava accompagnando a casa l’ultima cliente la notte del 24 dicembre a Milano, ma le cose per lui non sono più come prima. Il video ripreso dalla dashcam di sicurezza dell’auto in cui due malviventi rompono un vetro, minacciano lui e la passeggera e si fanno dare soldi e cellulari è diventato virale.
“Ho ripreso a lavorare subito – ha detto all’ANSA – perché bisogna riprendersi, ma non hai più la sicurezza di prima. Stai sempre sul chi va là”. A lui non era mai capitato di venire rapinato. “Quando senti che è accaduto ad altri, ti sembra un altro pianeta poi ti rendi conto che può succedere anche a te”.
Oscar è d’accordo con quanto ha detto il suo rappresentante sindacale dell’Unione Artigiani Pietro Gagliardi, ovvero che i tassisti sono diventati i bancomat dei rapinatori e che ci vorrebbe un tavolo con il Comune sulla sicurezza nei trasporti.
“Ha ragione” ha osservato il tassista che continua a ricevere telefonate da amici e conoscenti a cui assicura di star bene. “Ha interpretato quello che accade. C’è tutto un insieme di cose che riguarda noi, ma anche il settore pubblico dove vengono aggrediti per nulla” come accade ai controllori sui treni, ad esempio. “C’è una paura che persiste, è un clima generale”.
Dopo la rapina, Oscar ha lanciato l’allarme con il pulsante di SOS di cui sono dotate le auto bianche, e “sono arrivati i carabinieri che – ha raccontato – hanno ascoltato la versione mia e della ragazza” sono stati “solerti” e hanno dato alla centrale le informazioni sui due uomini col volto coperto dai caschi, arrivati insieme su uno scooter. “Poi sono andato a fare la denuncia”. A Capodanno non lavorerà perché già prima aveva promesso alla moglie di restare insieme ma già pensa a portare a far aggiustare il finestrino posteriore del taxi che gli hanno frantumato i rapinatori, e ora ha riparato alla ben e meglio per poter continuare a lavorare.