Il Novecento si apre con la sua cifra genocidaria, quello degli armeni in Turchia. Batte lโanno domini 1915/16, un milione mezzo di morti ad opera dei turchi che da sempre negano responsabilitร politiche sullโaccaduto. Basterebbe โI 40 giorni del Mussah Daghโ, di Franz Werfel, a fugare ogni dubbio e, pur essendoci testimonianze, foto, documenti, ancora oggi la politica turca nega ogni addebito. Anzi, condanna chi ne riferisce responsabilitร . Lโattuale presidente, lโuomo che si รจ fatto un colpo di Stato per liquidare lโopposizione interna, รจ tra questi negazionisti. Cosa accadrebbe se la signora Merkel andasse per il mondo ad affermare che la responsabilitร del genocidio ebraico non รจ tedesco? La ricoverano. Ma sia. Quando le responsabilitร si riconoscono passano le generazioni, quando si negano le responsabilitร le generazioni si cristallizzano e non passano.
Erdogan, ricevuto oggi in pompa magna sia in Vaticano che dalle massime cariche italiane รจ tra questi ultimi. Infatti, pur di non essere da meno dei suoi predecessori, il massacro sistematico nei confronti del popolo curdo continua sotto lโindifferenza di questa cosa ormai inutile che รจ la NATO e della dannosa politica che si chiama Europarlamento. Non solo. Fa incarcerare i giornalisti considerati scomodi. Qualcuno crepa, Lesbiche e omo stanno comodi in galera. Si vanta di essere il rappresentante di un miliardo e settecento milioni di musulmani: una meschina invenzione autoreferenziale considerando che lโislam รจ diviso tanto quanto il cristianesimo; si adopera che Gerusalemme sia capitale della terra di nessuno, non di Israele e lo era dai tempi di re Davide.
Purtuttavia รจ stato ricevuto in Vaticano. Si sono stretti la mano. Hanno parlato, cosรฌ le agenzie, fitto fitto per una cinquantina di minuti, lui e Alias, il Papa che non nomina Dio, poi si sono lasciati con reciproci doni. Alias gli ha smarmittato lโangelo della pace. Un ciondolone buono per la pesca a fondo nel Bosforo. Lo diede anche ad Abu Mazen, e abbiamo visto che ramazzata di pace. Poi, lโuomo che si รจ fatto un colpo di stato e gasa i curdi, anno domini 2018, รจ salito in cattedra sui diritti degli immigrati in merito ai fatti di Macerata. Parlava del poveretto che ora sarร incarcerato a vita come Rudolph Hesse, altro mentecatto, mica del nigeriano che ha fatto a pezzi la ragazzina diciottenne mangiandone in alcune parti come da riti tribali di quella cultura che sarร poi matrice della futura nostra. Parlando, straparlando di razzismo. A lui, il turcomannaro, si unisce la vicepresidenza europea, in un gran bailamme di tristitia e moniti e ammonimenti per lo sparatore razzista e nazista poiโฆ semplicemente un poveretto che non ha neanche una buona mira. Perchรฉ per uccidere bisogna essere lucidiโฆ, mica una parola, neppure mezza, un bah, per i mille italiani fatti a pezzi dalle risorse che stanno scovolando a loro piacere per lo stivale costruito dai merdosi italiani. Rocco e i suoi fratelli, tanto per dire. Poi gran finale turcomanno con le imprese, businness as usual, come dicono in Britannia. ร giร ripartito con la sua mugghiera vestita come un palombaro. Bon voyage.
E.T.