Organizzato dall’Ordine e dalla Fondazione dei Commercialisti di Monza e Brianza ha fatto emergere un concetto che non ha confini territoriali: il made in Italy è il primo fattore di ricchezza per rinforzare i posti di lavoro, l’economia locale e l’opera dei professionisti.
MAGENTA / MONZA – Mainini & Associati ha partecipato ad un convegno sulla valorizzazione del territorio nelle operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni), organizzato lunedì 10 luglio dall’Ordine e dalla Fondazione dei Commercialisti di Monza e Brianza. L’evento, moderato dall’avvocato Andrea Filippo Mainini, ha visto la partecipazione del Sindaco di Monza, dei rappresentanti dei commercialisti e di un panel di relatori di primo piano con professori universitari e operatori del settore. Un evento valido anche per la formazione professionale e durante il quale è stata sottolineata la necessità, per le imprese, di sostenere la crescita interna anche con operazioni di aggregazione. Ciò anche grazie all’aiuto di competenze specifiche del territorio, tra cui i commercialisti, professionisti fondamentali perché possono orientare i clienti verso la direzione più opportuna.
“In un territorio ricco come la Lombardia la salvaguardia delle aziende passa attraverso un’altra forma di ricchezza che è quella delle competenze delle consulenze”, ha affermato Andrea Filippo Mainini.
Quando le aziende chiedono aiuto?
Il convegno è stato organizzato in collaborazione con la Banca Popolare di Sondrio, il cui direttore e coordinatore dell’area succursale di Monza Enea Rovaris ha precisato che “le aziende chiedono soprattutto aiuto per nuove sfide. Per vocazione siamo una banca vicina al territorio, che è un territorio stimolante e ricco di aziende per le quali vitale è la qualità del prodotto, la vitalità del mercato, potenziarsi dal punto di vista patrimoniale. Come una nave in mezzo al mare, se le murate sono costruite bene e hanno avuto una buona manutenzione, si affrontano anche le onde più grosse”.
Vincenzo De Sensi, professore di Diritto commerciale presso l’Università Luiss di Roma, ha focalizzato invece l’attenzione su come la necessità di aggregazione industriale possa nascere dai primi segnali di allerta: “possono essere di carattere patrimoniale, economico o finanziario. Il problema non è l’indice di crisi in sé ma il fatto che l’imprenditore possa percepirlo rapidamente per adottare interventi tempestivi”.
Operazioni straordinarie che, in realtà, partono dalla quotidianità della vita societaria. Il punto sulle opportunità di crescita con le acquisizioni è stato fatto da Mennato Fusco, di Mainini & Associati, che ha spiegato come l’M&A possa rappresentare un volano per la crescita. Ancora, il professor Angelo Riccio, associato di Diritto privato presso l’Università di Bologna, ha parlato dell’importanza della rete: “Le competenze interdisciplinari, ovvero la rete tra professionisti, è importantissima sia nel settore delle acquisizioni sia nei modelli e negli asssetti organizzativi e gestionali che devono essere presi in considerazione dalle aziende per essere competitive sul mercato. Le aziende che stanno soffrendo di più sono quelle che non si sono organizzate adeguatamente, che non hanno diversificato il rischio anche su diversi territori.” “Ecco”, aggiunge Mainini, “il plus del commercialista o dell’avvocato che vive il territorio e le sue dinamiche”.
A completare il panel dei relatori, infine, l’imprenditore, già Top Executive Manager di banca, Carlo Vivaldi, che ha esposto la sua Case history soffermandosi sul valore della leva finanziaria e di come sia necessario fare un’attenta analisi sulle forme di indebitamento delle proprie società che, a giudizio degli esperti, devono essere eterogenee e complementari tra loro. Finanza tradizionale ma anche finanza alternativa e, perché no, equity di terzi.
In conclusione, il Giudice della Sezione Lavoro del Tribunale di Monza, Serena Sommariva, ha ricordato i riflessi lavoristici ed occupazionali e l’importanza delle due diligence con particolare riferimento ai contratti aziendali ed ai lavoratori.