Un amico turbighese ci scrive manifestando il suo disappunto sul ‘servizio’ del postino e aggiunge, “se vuoi, ti racconto come viene ‘fatto’ o meglio non fatto, il servizio recapito raccomandate oggi”. L’amico non sa che siamo reduci di un’avventura che ci ha lasciato l’amaro in bocca e che raccontiamo qui sotto per sommi capi.
Un film famoso era titolato ‘Il postino suona sempre due volte’, ma oggi non suona più nemmeno una volta.
Ecco quanto ci è successo un paio di mesi fa. Tutto inizia da una striscetta di carta sensibile rinvenuta nella cassetta postale nella quale c’era scritto:
“Oggi 12/07/2024 alle ore 13.15 abbiamo tentato la consegna di una raccomandata…” ma non c’era nessuno, si evince dall’avviso di giacenza, lasciato nella cassetta postale. Non era vero perché il destinatario (chi scrive) era in casa, ma – probabilmente – era più comodo per il postino lasciare l’avviso. Il giorno dopo, siamo all’Ufficio Postale. Alcuni sportelli sono occupati e ne funziona solo uno, quello con la ‘A’, che sembrerebbe una sigla privilegiata (scopriamo poi che si può prenotare con lo smartphone e così saltare la fila). Avendo la ‘P’ dopo un’ora di attesa chiediamo…ci rispondono dicendo che è il computer che decide la coda…Alla fine parliamo con l’incaricato il quale ci dice che non può darci la raccomandata perché la procedura prevede il ritiro dopo tre giorni, una telefonata e altre acrobazie burocratiche. Andiamo in bestia, chiediamo di parlare con la direttrice, ma non risolviamo niente…” eppoi, ci dicono, i postini non dipendono dal direttore dell’Ufficio Postale!
E’ la fine. I tempi in cui c’erano il postino Rico e la moglie (che lo aiutava nell’ora di pranzo nella distribuzione della corrispondenza), sono finiti da tempo. Adesso ci sono i computer che comandano e fissano le regole…
Sui giornali in questi giorni l’ad Matteo Del Fante di Poste Italiane dichiara che il servizio universale (consegna di pacchi e corrispondenza in tutta l’Italia) è troppo oneroso per cui è orientato a non rinnovare più la concessione che scade il 30 aprile 2026. Meno male.