Una doppia inchiesta per far luce sulla morte di un 23enne di origine turca, deceduto tra venerdì e sabato scorsi dopo essere precipitato dal secondo piano di un bed & breakfast a Milano: secondo quanto riporta QN dando la notizia del decesso, il giovane prima di lanciarsi dalla finestra avrebbe fumato marijuana light acquista in un negozio di Firenze.
Sulla vicenda avviate due indagini, una a Milano, morte come conseguenza di un altro delitto l’ipotesi al momento, l’altra nel capoluogo toscano per presunto spaccio contestato al titolare della rivendita di marijuana ‘legale’ dove sarebbe stata acquistata la sostanza e dove sarebbero anche stati sequestrati circa 10 chili di prodotto, per verificare la presenza di molecole vietate dal Testo unico delle leggi sugli stupefacenti.
Secondo quanto riporta il quotidiano, quando il 23enne si è lanciato dalla finestra in camera con lui c’era il fratello di due anni più grande. Quest’ultimo alla polizia avrebbe raccontato che poco prima avevano fumato insieme un po’ della marijuana acquistata il giorno prima in un canapa shop di Firenze. All’improvviso, questa la testimonianza del fratello, il ventitreenne avrebbe iniziato a pronunciare frasi senza senso per poi aprire la finestra e lanciarsi nel vuoto. Sul posto è poi intervenuta la polizia e sono scattate le indagini anche a Firenze, coordinate dal pm Alessandro Piscitelli.
Il titolare del negozio fiorentino, assistito dall’avvocato Iacopo Scaffai, agli inquirenti avrebbe spiegato di aver acquistato, tutto con regolare fattura, il lotto ‘incriminato’ in una fiera a Praga nei mesi scorsi e di essere all’oscuro sulla possibilità che la stessa potesse contenere sostanze illegali. Una risposta su cosa abbia determinato lo stato di alterazione del 23enne è attesa dall’autopsia e dagli esami tossicologici. Da capire tra l’altro se il giovane possa anche aver assunto qualche medicinale che abbia influito sul suo stato.



















