I rischi dell’azzardo. Gli interventi di sensibilizzazione nel Rhodense e nel Garbagnatese

Secondo il quotidiano Avvenire il 2024 ha visto un incremento di quasi il 9% del fenomeno dell’azzardo.

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Gli operatori di Intrecci svolgono, in partnership con gli operatori di Cooperativa Lotta contro l’emarginazione, numerose azioni di sensibilizzazione nel territorio del Rhodense e del Garbagnatese contro i rischi del Gioco d’Azzardo Patologico (GAP).

Nel progetto sono coinvolti attivamente le ASST, gli Enti Locali, il Privato accreditato e le Associazioni territoriali; tale collaborazione contribuisce all’integrazione e alla continuità tra i programmi di prevenzione, diagnosi precoce, cura e riabilitazione.

Il Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) è un’emergenza sociale, economica e una priorità di sanità pubblica particolarmente rilevante sul territorio lombardo.

Nel corso dello scorso anno l’equipe di lavoro ha realizzato azioni di sensibilizzazione attraverso banchetti informativi all’interno di feste patronali e/o eventi aggregativi speciali (come il raduno dei gruppi di cammino del Milanese).

Continua la collaborazione con il progetto #Oltreiperimeti, grazie al quale si realizzano momenti formativi e informativi aperti ai gruppi di cittadini attivi della rete (come ad esempio La Colazione dei nonni nei Comuni del Rhodense o lo spazio di aggregazione al femminile Dimensione Donna).

Significativa e arricchente è anche la collaborazione con i 6 Hub del Progetto Rica nel territorio Garbagnatese (Cascina del Sole, Cesate, Garbagnate, Novate, Senago, Solaro), con i quali vengono realizzate iniziative e attività per i diversi target di riferimento.

I centri anziani di Mazzo di Rho, Garbagnate e Senago hanno ospitato i nostri operatori per un incontro sui rischi dell’Azzardo. Durante la prossima annualità si prevede di ampliare l’offerta e coinvolgere altri Centri anziani di entrambi gli ambiti territoriali.

Durante gli interventi alcuni cittadini coinvolti si sono mostrati sensibili alla tematica, prendendo riferimenti e contatti dei Servizi Territoriali di ATS o condividendo con gli operatori storie di persone venute a contatto con la problematica di dipendenza. La maggior parte delle persone incontrate ha con forza esplicitato di non aver nulla a che fare con il problema (direttamente o indirettamente), ma tale atteggiamento non ci ha scoraggiati: anche solo innescare un piccolo pensiero sul fenomeno ci permette di sensibilizzare e informare sulle possibilità di supportare chi è nella rete del Gioco d’Azzardo Patologico.

Novità nell’attuale progettazione è l’ingaggio del target giovanile, grazie alla collaborazione dello spazio Mast. È stato realizzato un pomeriggio ludico/formativo in cui i ragazzi si sono sperimentati nelle dinamiche dell’azzardo, le conseguenze e i punti di accesso per il supporto al contrasto della dipendenza.

Da un’indagine condotta da Nomisma, per fotografare i comportamenti delle giovani generazioni in relazione al Gioco d’Azzardo, si evince che il 37% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni ha giocato d’azzardo nell’ultimo anno, privilegiando il canale online nel 64% dei casi.

Ma il rischio dell’azzardo, secondo recenti studi, è stato evidenziato ancor prima dell’adolescenza, sin dalla scuola primaria, attraverso i videogiochi online e l’acquisto delle cosiddette “lootboxes”, oggetti virtuali casuali che possono avere un valore prettamente estetico (abbellendo il personaggio/avatar di gioco), oppure influenzare in maniera significativa l’esperienza di gioco, aumentando, ad esempio, il potere del personaggio controllato dal videogiocatore.

Si è visto come questa pratica di gioco incrementi la possibilità di sviluppare una dipendenza precoce dal gioco d’azzardo (fonte https://www.nomisma.it/press-area/nomisma-giovani-e-gioco-dazzardo/).

Secondo “l’Avvenire” il 2024 ha fatto registrare un incremento di quasi il 9% del fenomeno dell’azzardo.

Esistono servizi pubblici che supportano e si occupano di cura dal gioco d’azzardo patologico. Tra questi, sul nostro territorio sono presenti due sportelli destinati alle dipendenze, uno presso l’Ospedale di Passirana e uno presso l’Ospedale di Garbagnate Milanese.

Nel 2025 il progetto Piano locale GAP della nostra cooperativa continuerà la sua azione al contrasto del fenomeno del Gioco d’Azzardo Patologico proseguendo con la sensibilizzazione di tutta la comunità verso un tema che viene spesso percepito estraneo al proprio contesto di vita. Continueremo a sensibilizzare anche la fascia adolescenziale che con il fenomeno digitale rende la problematica meno visibile. La sensibilizzazione permette di sviluppare le capacità di attenzione e ascolto nei confronti di una difficoltà che è possibile contrastare e “vincere”.

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