Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro che l’azienda di vigilanza che gestisce la sicurezza nei pronto soccorso degli ospedali di Magenta e Legnano ha avuto con la direzione sanitaria. “Nessun fatto concreto – riferiscono dalla Fisascat Cisl – nonostante le aggressioni e l’afflusso sempre costante e in aumento dei pazienti”. A questo punto gli operatori in servizio attendono, nelle prossime settimane, istruzioni per lo sciopero. “La speranza – continuano – rimane sempre che siano la prefettura e e la polizia amministrativa a ordinare un raddoppio delle GPG per turno e finalmente avere una postazione che renda il servizio per gli operatori meno pesante visto che sono costretti a stare in piedi tutto il turno.” La preoccupazione arriva anche da una situazione psico-fisica delle guardie obbligate a un iter lavorativo pesante e che richiede attenzione. “Mancano disposizioni di servizio mirate, – aggiungono – in modo che tutte le persone che si trovino ad operare su Magenta e Legnano adempiano a reali funzioni della GPG”. Sulle diverse problematiche segnalate ad oggi c’è ben poco.
“Su Magenta nulla è ancora stato fatto – spiegano – per quanto riguarda diversi accessi incustoditi da dove qualsiasi persona può accedere in reparti sensibili. Nulla è ancora stato fatto per implementare la videosorveglianza in zone d’ombra”. Ad oggi il Pronto soccorso pubblico non ha segnale telefonico e non disporre nemmeno del wi fi pubblico.
La cosa ancora più triste è che, a seguito di questa situazione, anche diversi dipendenti si sono licenziati e altri a breve prenderanno la stessa strada. “Tutti padri di famiglia che tengono alla propria incolumità ma soprattutto dignità e rispetto nel portare una divisa”, riferiscono.