La roulette russa dei tamponi e i nostri bimbi attaccati al PC per sei ore al giorno. Intanto lo spettacolo deve andare avanti: stiamo sereni, dopo il reality per il Mattarella bis…. domani inizia San Remo…
Questo purtroppo è il terzo anno della pandemia. Ma soprattutto è il terzo anno che la Scuola e i suoi studenti si trovano bloccati, in un percorso ad ostacoli, ormai da delirio collettivo tra tamponi, DAD e un isolamento sociale che rischia di esser ben peggiore nei suoi negativi effetti, sia del Covid stesso, sia del fatto che comprensibilmente il programma didattico possa subire dei ritardi (e tutto sommato quest’ultima cosa ci interessa relativamente perchè si può sempre recuperare).
Di questo sui giornali, fatto salvo in queste ultime settimane, per la verità se ne è parlato poco. Solo ora inizia ad apparire qualche articolo sulla cosiddetta ‘Generazione DAD’, ma rispetto allo spazio riservato ai soliti e ormai ospiti fissi soloni del Covid (e chi li sposta più adesso?) è davvero un’inezia.
Quello che stanno vivendo molte famiglie costrette, di fatto, agli arresti domiciliari, interessa poco o nulla. A meno qualche situazione sensazionalistica !
Perché trattasi della maggioranza silenziosa, che non fa clamore, che non spacca, che non va in piazza, ma che si adegua e cerca di attenersi senza colpo ferire a norme che spesso sono contraddittorie tra loro.
Senza contare lo stress e la fatica che le famiglie debbono sopportare per sostenere questa situazione.
Ovviamente, ma questo è implicito, questo rischio “burnout”, riguarda anche le insegnanti e tutto il mondo della scuola che si trova a vivere tra quei che son sospesi da mesi e mesi. A loro andrebbe fatto un monumento e quanto meno uno stipendio più adeguato al loro delicato ruolo nella formazione dei nostri figli.
Mi piace qui riportare la vicenda di una delle mie due bambine – che peraltro è quella che stanno vivendo tantissimi altri bimbi – perchè paradigmatica di questo stato di cose.
Nel giro di due settimane, Carlotta che frequenta la 4 elementare è stata sottoposta alla ‘roulette’ del giro tamponi per ben tre volte, con come inframezzo – ma con le regole attuali vale poco o nulla, si spera nella decisione odierna del Consiglio dei Ministri… – la prima vaccinazione Covid. Tutte le volte è uscita ‘pulita’ (negativa al virus), ma ovviamente basta poco, pochissimo perché lo spettro della DAD si materializzi. Ed è così da mercoledì scorso.
Perché con due bambini positivi, il passaggio in DAD è automatico. Mi rendo conto di non raccontare nulla di nuovo. Ma sarebbe bello sentire la testimonianza di genitori e farmacisti che si fanno in quattro per trovare uno ‘slot’ da destinare a questo o quel bambino.
Perché mai come in questo caso – e più volte il nostro giornale lo ha scritto e denunciato – SI FA PRESTO A DIRE TAMPONE! Oggi al bar, parlando con un avventore, abbiamo scoperto di una farmacia di Abbiategrasso, zona stazione, che fa i tamponi senza prenotazione. Buono a sapersi.
Anche questa informazione rientra nel manuale di sopravvivenza delle ‘Famiglie DAD’. A proposito, giovedì giorno di San Biagio (PROTETTORE DELLA GOLA !) Carlotta come molti suoi compagni farà poker quanto a tamponi, con la speranza che lunedì prossimo la DAD finisca e si torni in presenza. (Ma per chi ha più figli potrebbe sempre scattare la seconda DAD….perchè qui si vive alla giornata…)
Non intendo andare oltre, se non soffermarmi sulle problematiche domestiche e psicologiche che la generazione DAD deve sopportare. Non è facile per tutti avere case con spazi dedicati e una buona connessione per seguire sei ore di lezione – perché non è affatto scontato che si debba vivere in grandi loft o simil tali …anzi – in seconda battuta, ci pensate a cosa significa per un bambino stare davanti allo schermo di un PC per tutto quel tempo, con le possibili problematiche di comunicazione, l’angoscia per non aver compreso bene un concetto e tutto il resto ? E il pensiero ricorrente al prossimo tampone ???
Ora, sarà anche per questo che con rispetto parlando, sono più che mai convinto che dell’elezione del Presidente della Repubblica alle ‘famiglie DAD’ sia fregato praticamente zero.
Eppure, lo spettacolo deve andare avanti. E dopo il triste spettacolo andato in scena a Montecitorio, il circo domani si trasferisce a San Remo. Alè, bene, bravo bis! Un’altra settimana con un’altra arma di distrazione di massa che riempirà i nostri palinsesti perchè ogni tanto il Covid annoia, e bisogna cambiare copione.
F.V.