Faccia da TV dei ragazzi perduta

Il saluto del Duca e quello di TN ad Alessandra Valeri Manera. Quanti ricordi e quanti testi scritti per Cristina D'Avena per una tivvù che oggi non c'è più... Un segnale che quei 'ragazzi' ormai sono diventati grandi.

Faccia da messa in onda dopo un anno dalla grande paura

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “La morte della paroliere, autrice e dirigente TV Alessandra Valeri Manera non segna la fine di una vita ma la strada in discesa di molti ragazzi anni 80. Noi cresciuti a pane e Billy e Bim Bum Bam.
Le nostre giornate con scadenze orarie precise e la telefonia fissa per comunicare con i nostri amici.
Innumerevoli le sigle scritte in collaborazione con grandi musicisti quando le sigle erano il successo del cartone animato e non solo. In dialetto erano: i magateiiii
Una TV per i ragazzi che guardavano genitori e nonni per poi fare merenda e riprendere lo studio delle materie. Adesso… bisogna fare i compiti !

Erano paletti di orario e piccole regole indigeste ma rispettate.. Le pubblicità all’interno di questi programmi che erano molto criticate ma facevano sognare i bambini di tutta Italia.
Prima di questa fascia pomeridiana non c’era nulla per i giovani, ma grazie alle TV di Berlusconi i bambini diventano consumatori o sognatori. I collaboratori erano importantissimi e la scelta di Alessandra fu la fortuna di tutto il gruppo ma pure di molti autori, musicisti, cantanti e pubblicitari
Ero così incantato che mia madre aveva paura che entrassi nella TV MIVAR con telecomando.
Soddisfazione !!!! Non dovevo più alzarmi per girare il canale; io ero il più piccolo e dovevo fare il paggetto zapping arcaico.

Ma all’ora della merenda il telecomando non serviva perché era fisso sul canale giovane del Biscione
Anni dove la mia voglia di fare spettacolo, rubriche e spot aveva preso piede … Anni d’oro dove eri contento nella speranza e con una Coca cola ti sentivi un re ! Ho la moto a casa !!! E non si vedeva mai

Le nostre fake news erano leggende tramandate oralmente all’oratorio o al campetto dietro casa.
Bicicletta ma poi di fretta inizia la trasmissione con zio Paolo. Fortunatissima anche l’adattamento di kiss me Lycia con Christiana D’Avena super star.

Una TV in un paese che non c’è più o un paese che non c’è più in una TV? Una televisione può parlare al pubblico ! Internet regalerà mai questi sogni. Ad onore del vero la TV generalista anni 80/90 stava andando perdendosi. Le storie e battute ripetute alla fermata o sul bus non erano più di moda
Noi portavano con noi e nel nostro cuore le emozioni del pomeriggio TV: oggi le hanno sul telefonino
Ma la TV dei ragazzi non aveva più un orario fisso con tutti i canali tematici. Quindi la morte della Manera non segna la fine della nostra TV. Un campanello dall’allarme !!

Forse la nostra generazione ha avuto l’adolescenza più lunga di tutti per molti, (vedi il sottoscritto), eterna. Ma questo lutto che ha portato in rete tutto l’affetto per una donna ancora giovane che anche senza conoscerla ha dato molto alle nostre piccole vite.

Questi forse è un segnale: dopo la maturità, dopo la laurea, dopo il matrimonio, dopo che diventi genitore….La nostra adolescenza sembrava non finire mai… Ci resteranno i ricordi che i nostri figli e nipoti non capiranno.

Non chiedere mai quando dura l’adolescenza, non chiedere mai quando finisce. Forse dopo questo lutto una parola fine è stata scritta. Segno che il traguardo va lentamente verso la discesa”.

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