Faccia da Ozzy: l’ultimo che arriva al successo. Di Max Moletti

Perché il suo nome Ozzy Osbourne resterà per sempre tra i grandi del rock. Un gigante e imperatore del suo genere.

Faccia da cipollino e quell’incontro mai avvenuto …. gli 80 anni di Massimo Boldi

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - "Egregio Direttore, era una estate calda e mi prese uno dei primi malori; non lungo. Ma tanto è bastato per...

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO “Egregio Direttore, la morte del Re dell’Heavy metal non è solo la morte di un artista e cantante. Lui era molto di più perché non saliva sul palco ; lui lo dominava.

Era partito da umili origini con tanti problemi che forse ha portato con sè tutta la vita.
La sua musica era veramente ribelle e alternativa. Era il simbolo dell’ultimo della classe che arriva al potere dell’eternità.

Perché il suo nome Ozzy Osbourne resterà per sempre tra i grandi del rock. Un gigante e imperatore del suo genere. Uno stile di musica che prima con i Black Sabbath e poi da solista l’ha visto trionfare con canzoni, fama e provocazione. Stupendo nella parte di reverendo in morte a 33 giri.

Dove riesce a incarnare i tormenti di una intera generazione all’angolo della vita. Lui da quel buco o fossa già scritta con lapide: ‘farai questo tutta la tua vita’ Ha cambiato il suo percorso ; bullizzato e bullo. Proprio un suo nemico diventa amico cambiando i percorsi della vita. Le dipendenze hanno condizionato la sua vita. Forse il successo fa male quando è vero con tripudio. Soldi e dischi veri; numeri irripetibili. Come irripetibile è la sua musica.

Quel genere che sopravvive negli anni ’90 e resta ricordo nel 2000. Poi per i nostalgici di un’epoca dove poi ci scopriamo meno sfigati. Lui ha condotto tutto questo popolo con la sua rivincita e ricadute ..e risalite. Una voce potente e particolare con il suo timbro uguale.

In un periodo di melodie tutte uguali lui era inconfondibile. Lui ha trasgredito in anni dove gli idoli dei figli erano mal visti dai genitori; molto spesso pure odiati. Non ha mai cercato di essere accomodante; Ozzy era Ozzy e basta ,

Non ha mai nascosto nulla e cercato di farsi vedere meglio del suo essere. Era un grande anzi il più grande del suo genere. Nella sua musica non c’erano solo note, ma tutta una voglia di rivincita regalata a noi. Molto spesso non apprendiamo appieno il trionfo se partiamo da ultimi.
Molto spesso come lui veniamo presi da mille tormenti. I Black Sabbath; non il coro della chiesa
L’avevano allontanato perché troppo over. Ecco lui era troppo nel bene e nel male … Con lui finisce un’epoca e un genere di musica che forse sarà solo per noi nostalgici su you tube. Però quei momenti e quei pomeriggi in casa a musica a palla: sognando di diventare qualcuno. Qualcuno mi noterà !!!
Non saranno mai dimenticati … Ciao Ozzy ,hai sempre vissuto a 33 giri e più ma non morirai mai!

Massimo Moletti

■ Prima Pagina

Ultim'ora

Altre Storie

Pubblicità

Ultim'ora nazionali

Altre Storie

Pubblicità

contenuti dei partner