Faccia da mostra di Cézanne & Renoir: parte seconda

Prosegue il viaggio del Duca di Saronno tra i tesori di Palazzo Reale a Milano

Faccia da bar chiuso e come diceva il mitico Enrico Beruschi: “E aloraaaa….”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - "Un bar non è solo un locale dove la gente va a bere un caffè o una bibita Un posto...

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Bagnante dai capelli lunghi” olio su tela del maestro Pierre – Auguste Renoir mi lascia senza parole ma mi dà la forza di alzarmi ! Una mostra è bellissima se ha almeno tre opere da urlo !!Qui ne ho annoverate nella mia memoria almeno nove e quindi siamo al secondo capitolo.

L’arte ha sempre messo in scena e su tela la bellezza ma questa ragazza non ha età ne tempo
Un quadro può parlare? In eterno quando vince le stagioni dell’arte. La potenza di una mostra è sentirsi in ogni parte del mondo senza sapere dove.
Una nudità profonda ed esplicita mi lascia senza fiato per la sua presenza scenica non per l’effimero visto di gusto.

Alle mie socie di visita faccio notare come questi artisti che hanno vissuto più di 100 anni fa dove i mezzi di trasporto non erano così veloci e comodi ma non gli hanno impedito di viaggiare parecchio.
Un viaggio lungo o breve apre la mente e un opera è il frutto di tanti viaggi che vengono messi in scena dandoti la possibilità di evadere ovunque.

La seconda opera sempre di Renoir è Lerolle al piano dove la buona famiglia insegna quello che è l’eternità dalla musica in un attimo.
Imprimere un momento di passione e svago dei tempi dell’epoca bella dove oltre allo stomaco bisognava riempire anche l’anima. Uno scambio e connubio di idee e scoperte e innovazione.

Le donne stavano cercando e trovando il loro posto oltre il focolare.
Alla mia piccola socia di viaggio dico sempre oltre il cellulare bisogna andare o saperlo adoperare per poter volare.

Ritratto di due giovinette è un’opera che non smetterò mai di guardare perché mette in scena tutta la felicità della pre adolescenza. Dove le ragazze sono ancora docili e non hanno contrasti con la madre.

Siamo quasi alle ultime tre opere e questa felicità negli occhi della socia più giovane si evince ad ogni istante che non può parlare al cellulare,
Certo che una mostra è il modo anche con forza di fare vedere ai nostri ragazzi che cosa può fare l’uomo
Credo che il nostro compito sia di fare amare questo bagaglio di cultura e insistere nel riportare e fare ammirare.

Molto spesso riusciamo a fare odiare le cose bellissime perché non vogliano proporle con un occhio moderno o vogliano tenerle solo sul nostro quaderno.

Non chiedere mai ad un ragazzo se gli piace la mostra non chiedere mai alla mostra se ama i giovani
Ma divulgazione e conoscenza copriranno ogni deficienza e mancanza”

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